A giorni ricorrerà un anno dalla morte di Francesca Agresta, assassinata per mano del padre naturale Giovanni Ruggiero, 83 anni, pensionato, che ha ucciso a coltellate la giovane di 24 anni. In quel caldo e tragico 2 luglio 2011, dopo l’omicidio, Ruggiero ha nascosto il corpo in una pineta, poco dopo si è costituito dai Carabinieri. L’atteggiamento tenuto di fronte al pm che l’ha interrogato è stato definito lucido, freddo. Un omicidio barbaro. Di fronte all’ennesima richiesta di soldi della ragazza Ruggiero avrebbe perso la testa e con un coltello che teneva nel vano portaoggetti dell’auto l’ha accoltellata a morte.
“Anche se non l’avevo mai riconosciuta – ha detto agli inquirenti Ruggiero – avevo sempre badato a lei. Ma le sue richieste di denaro erano diventate sempre più insistenti e quando mi ha chiesto ancora soldi, ho perso la testa”. Un gesto folle che ha spezzato la vita ad una giovane. E segnato profondamente Gioia Tauro.
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