Categories: Puglia

Brindisi, si cercano i complici di Giovanni Vantaggiato

Lo stragista pugliese ha agito in solitaria? Spinto da quali motivazioni? Sono gli interrogativi a cui dovranno dare risposta gli inquirenti che operano sul caso dell’attentato alla scuola di Brindisi. Secondo gli inquirenti il benzinaio Giovanni Vantaggiato, reo confesso, dopo l’attentato, tornato a casa, avrebbe pranzato con la moglie e i nipoti. Ha parlato con qualcuno? E’ stato aiutato nel suo folle gesto?

“Il reato di strage – ha spiegato il procuratore della Dda di Lecce, Cataldo Motta – è stato contestato anche nel decreto di fermo, con l’aggravante della finalità di terrorismo”. “Il fermato – ha aggiunto – non ha voluto dire alcunché sul movente, e le indagini sono, adesso, in questa direzione”.

Alla base del gesto di Vantaggiato ci potrebbe essere una truffa non punita. Qualche settimana prima della strage, infatti, al tribunale di Brindisi, che si trova proprio alle spalle della scuola, era terminato un processo che lo vedeva coinvolto perché persona truffata. Vantaggiato sarebbe stato truffato per oltre 300mila euro per una fornitura di carburante, e si sarebbe sentito perciò vittima di un caso di malagiustizia, poiché il processo non era finito con la condanna di tutti gli imputati.

La decisione di prendere di mira la scuola sarebbe stata presa, dunque, senza alcun motivo specifico riconducibile all’istituto ma solo per evitare le misure di sicurezza al palazzo di Giustizia. L’altra ipotesi è che il 68enne possa aver agito per rancore nei confronti del preside dell’istituto, Angelo Rampino. Il dirigente scolastico. Avrebbe potuto essere lui, insomma, l’uomo che l’attentatore voleva punire.

“Per noi mio zio è un estraneo, io non l’ho mai conosciuto. Per mio padre quasi non era un fratello, perché non si parlavano da 35 anni. A nome della mia famiglia posso dire che siamo dispiaciuti e addolorati per le famiglie coinvolte in questa vicenda, soprattutto per Melissa”. Così Carlo Vantaggiato, figlio di Antonio, uno dei fratelli di Giovanni, commenta la notizia del fermo.

Carlo gestisce con il padre un deposito di carburante a Monteroni di Lecce. Ammette di essere sotto choch, lui, come il resto della famiglia. “E’ un dolore indescrivibile, quello che ha provocato ai genitori e ai parenti di Melissa, così come alle altre famiglie coinvolte”.

Redazione

Recent Posts

Anziani curati a casa: Toscana centra e supera l’obiettivo per il 2023

Cresce il numero di anziani ultrasessantacinquenni assistiti a domicilio per i loro problemi di salute…

4 ore ago

Festival del Buon Esempio a Pesaro: celebrazione di Arte e Ispirazione, 17 maggio, Alexander Museum Palace Hotel

PESARO - Il Festival del Buon Esempio è lieto di annunciare la sua prima edizione…

4 ore ago

Primo Turno Fase Play Off Nazionale

L'Ufficio Stampa del Catania FC, comunica che, con il Comunicato Ufficiale 239/L, oggi, il Presidente…

10 ore ago

“Un Tranquillo Weekend Dittatvra” è il nuovo EP dei Dittatvra

Da venerdì 3 maggio 2024 sarà disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale e…

11 ore ago

“Superamerica” è il nuovo singolo dei Santamarya

Dal 26 aprile 2024 è disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale “SUPERAMERICA”, il…

11 ore ago

Crotone, presentato il progetto KR. I. U.

Il progetto è stato presentato questa mattina, presso la Casa della Cultura dal sindaco Voce,…

14 ore ago