Nella camera mortuaria del cimitero una donna per l’ultimo saluto al suo compagno appoggia l’orecchio alla bara battendo un colpo. Poi l’allucinazione. Dice di sentire dei tocchi dall’interno, precisamente tre. Cerca aiuto, si rivolge a delle passanti, chiama i Carabinieri. Risultato? La bara viene fatta raipire, ma il suo amore non è resuscitato. Un’allucinazione uditiva, insomma, forse per il troppo dolore.
L’uomo, un noto commerciante sassarese di 60enne, era morto dopo alcuni giorni di coma, ma la sua compagna non si è rassegnata fino all’ultimo. Al punto di convincersi di aver sentito rumori dalla cassa e dare l’allarme. “Ho sentito dei colpi da dentro la bara”, avrebbe urlato a due signore che stavano entrando nella camera mortuaria.
Di qui la mobiitazione per assecondare la signora stravolta. Prima sono stati chiamati i Carabinieri, che insieme con i Vigili Urbani, hanno disposto la chiusura del cimitero. Subito dopo è stato allertato il Procuratore della Repubblica Gianni Caria, che giunto sul posto, ha disposto la riapertura della bara. Ma del risveglio nessuna traccia. Dopo alcune verifiche la cassa è stata nuovamente sigillata e la documentazione clinica del commerciante sarà consegnata al magistrato.
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