E’ quanto riporta un giornale economico giappone. Circa la metà dei tagli è previsto nelle attività chimiche e nel settore dei pannelli a cristalli liquidi di medie e piccole dimensioni. Il taglio corrisponde al 6% della forza lavoro globale di Sony. La ristrutturazione segue quella della Nec e della Panasonic, che nel settore della telefonia cellulare hanno subito la forte concorrenza della Apple e della Samsung.
I produttori di televisori, in particolare, sono stati colpiti duramente dal crollo del core business delle tv a cristalli liquidi e dal calo dei prezzi: Sony, Panasonic e Sharp si aspettano perdite complessive per 17 miliardi di dollari nell’anno fiscale appena concluso.
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