Due nuovi autovelox per Polstrada Veneto ed Fvg da Autovie

Due nuovi autovelox per i compartimenti della Polstrada del Veneto e del Friuli Venezia Giulia, sono stati consegnati oggi, da Autovie Venete nella Caserma di Palmanova. Gli strumenti, dotati di tecnologie di ultima generazione, verranno utilizzati soprattutto nelle aree autostradali interessate da cantieri, tratti nei quali i limiti di velocità sono inferiori rispetto al resto della rete, come il raccordo Villesse Gorizia e il tratto Quarto d’Altino San Donà di Piave.

Sul raccordo Villesse Gorizia, i limiti sono di 60 chilometri all’ora per tutte le tipologie di mezzi.  Fra Quarto d’Altino e San Donà di Piave, i limiti sono di 80 chilometri all’ora per tutti i mezzi, esclusi quelli pesanti oltre le sette tonnellate e mezza che non possono superare i 70 chilometri all’ora. Per questi ultimi è in vigore anche il divieto di sorpasso.

Alla consegna, Autovie Venete era rappresentata dal vice presidente Lucio Leonardelli e dal direttore generale Enrico Razzini, mentre per i compartimenti del Veneto e del Friuli Venezia Giulia erano presenti i Comandanti Luciano D’Agata e Michele La Fortezza.  “Indispensabili per garantire la sicurezza a chi transita, ma anche a chi lavora” ha ricordato il vice presidente Leonardelli,  gli autovelox mobili saranno installati all’interno di appositi contenitori metallici di protezione (una sorta di colonnine) dislocati lungo l’autostrada e funzioneranno anche senza la presenza della pattuglia.

Questo permetterà di ottimizzare il lavoro delle pattuglie alle quali spetterà solo il compito di attivare e disattivare il sistema. Nell’arco di tempo durante il quale gli autovelox funzioneranno, infatti, gli agenti potranno dedicarsi ad altre attività. Precisi e affidabili, gli autovelox possono funzionare anche di notte, essere agevolmente spostati da una colonnina all’altra e, in casi particolari, essere anche installati, grazie a un’apposita staffa, sulla vettura della Polstrada.

A differenza del tele laser, che misura la velocità del veicolo in arrivo e richiede quindi lo stop del veicolo per la contestazione dell’infrazione (un’operazione impossibile da effettuare in autostrada), l’autovelox è molto più flessibile, elabora i dati e li memorizza su un Cd, consentendo così di verificare l’infrazione a posteriori.

Redazione

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