Juventus più forte della neve, battuta l’Udinese

Nel gelo di Torino, sotto la neve combattuta con un telone sul terreno di gioco lasciato fino a pochi minuti prima del calcio d’inizio, si affrontano due pretendenti allo scudetto, Juventus e Udinese, in un derby a tinte bianconere. I padroni di casa, forti del primo posto, non sembrano temere l’imprevedibilità dei friulani, e così Conte schiera una Juve votata all’attacco con tre difensori, Lichtsteiner sulla linea dei centrocampisti e Matri e Quagliarella di punta, con Giaccherini che sostituisce l’acciaccato Marchisio. Udinese che risponde con il classico 3-5-1-1 con Di Natale unica punta e Abdi e Armero che a turno gli si affiancano.

Primi 10 minuti di marca juventina. I protagonisti di tutto il primo tempo sono due, il terreno scivoloso edEstigarribia. La neve non si accumula ma rende difficile giocare palla a terra, e così i calciatori più tecnici sono penalizzati, mentre le trame della squadra torinese, che chiaramente fa la partita, vengono spezzate spesso da controlli imprecisi. Come dicevamo è Estigarribia il protagonista del primo tempo dato che potrebbe già sbloccare il risultato dopo 3 minuti. Imbeccato bene da un lancio di Quagliarella arriva tutto solo contro Handanovic ma il pallone gli capita sul piede destro, lui è mancino, e calcia addosso al portiere. Dopo pochi minuti, sugli sviluppi di una punizione calciata da Pirlo, calcia un rigore in movimento, stavolta col suo piede preferito, ma sciupa tutto mandando alto. L’Udinese in tutto il primo tempo si vede soltanto intorno al quarto d’ora con due conclusioni da fuori area, una di Abdi e l’altra di Armero, entrambe deviate molto bene da Buffon in calcio d’angolo. La Juve va vicina al gol più volte, nonostante la difesa ospite regga molto bene, e Matri si divora un gol quasi fatto a causa di un controllo sbagliato a tre metri dal portiere. E quando il primo tempo si sta quasi per concludere, ecco l’invenzione che sblocca la gara. Ad eseguirla è lui, il protagonista Estigarribia che si beve Basta e crossa perfettamente per la testa di Quagliarella, Handanovic respinge il pallone ma come sempre è Matri il più lesto di tutti ad approfittare della palla vagante ed ecco servito l’1-0 con cui si va al riposo.

La ripresa è molto più divertente, non che ci fossimo annoiati nella prima parte di gara. Guidolin manda in campo Floro Flores per Abdi ed ha ragione visto che dopo 10 minuti l’attaccante napoletano pareggia. Dopo un paio di occasioni per la Juve non proprio nitide ed un tiro di Di Natale uscito di un soffio, un retropassaggio di Vidal sbagliato manda l’Udinese in contropiede. Islaimbecca perfettamente Floro Flores che azzecca il secondo palo, nulla da fare per Buffon. Dopo un paio di minuti c’è il replay, con l’Udinese che va 3 contro 3, ma stavolta il cross di Isla trova Di Natale che non colpisce bene e manda fuori. Ma la Juve risponde subito. Dopo appena 7 minuti una combinazione Vidal-Marchisio (entrato un minuto prima per Quagliarella) trova Matri che da centravanti puro difende il pallone, si crea lo spazio ed in girata batte Handanovic con un gran sinistro all’angolino. Il copione della partita si svolge poi come sempre, Juve che si rende pericolosa, soprattutto dalle punizioni di Pirlo, e Udinese che ci prova in contropiede. La stanchezza ed il campo sempre più pesante cominciano a farsi sentire e così il ritmo cala e saltano un po’ tutti gli schemi fino a quando il signor Valeri non fischia la fine della partita.