Le due facce della medaglia del calcio tra gioco e scommesse

Il calcio è l’unico sport che fa discutere per 365 giorni all’anno. Si parla di tutto ciò che fa parte del suo firmamento: bravura dei giocatori, formazione che scenderà in campo in occasione della partita, forza della squadra, chi vincerà il campionato e chi retrocederà, quale posizione potrebbe occupare la loro squadra.

Si giochi il venerdì sera, il sabato, la domenica o il lunedì, una partita di calcio non passa mai inosservata e viene seguita da migliaia di appassionati allo stadio, o attraverso la televisione se si tratta di partite di serie A/B. Fin dalla vigilia di ogni incontro si fanno le code ai botteghini per accaparrarsi il tagliando d’ingresso a costo elevato. Da qualche campionato i tifosi si sono sottoposto anche alla schedatura dei propri dati anagrafici. Gli orari ed i giorni dell’inizio delle partite ad un vero tour de forge per essere presenti allo stadio per sostenere i propri giocatori, in modo particolare quando devono recuperare lo svantaggio. E se il risultato finale è la sconfitta l’accettano in nome del valore della squadra avversaria, imprecano alla sfortuna, infieriscono contro il direttore di gara per non aver concesso, a loro modo di vedere, qualche rigore o annullato qualche gol per presunta posizione di fuori gioco del realizzatore. Tutto questo in nome della passione per il calcio e l’amore per la propria squadra.

Mai che abbiano pensato a qualche combine tra giocatori per alterare il risultato finale. Per i tifosi il calcio è, da sempre, lo sport più bello ed interessante. Non hanno, però, tenuto conto dell’Oste che alcune volte annacqua il vino. Tanta fiducia e tanta passione non è, purtroppo, sempre ripagata da parte dei protagonisti della pedata.

Le ultime notizie parlano di un bis dell’inchiesta “Last bet” che interessa diverse partite: Ascoli – Atalanta (12 marzo 2011); Atalanta – Piacenza (19 marzo 2011); Padova – Atalanta (26 marzo 2011); Brescia – Mantova (2 aprile 2010); Cittadella – Mantova (24 aprile 2010); Ancona – Grosseto (30 aprile 2010) Grosseto – Reggina (23 maggio 2010); Empoli – Grosseto (30 maggio 2010). In serie A, le partite interessate alla corruzione sarebbero, sempre stando alle dichiarazioni degli addetti ai lavori, Brescia – Bari; Brescia – Lecce; Napoli – Sampdoria, campionato 2010/2011.

La squadra che più delle altre è presente nell’elenco delle partite alterate è l’Atalanta, promossa in serie A a fine stagione 2010/2011, che ha già pagato pegno con sei punti di penalizzazione. La nuova operazione ha portato all’arresto di Cristiano Doni, ex capitano dei bergamaschi, già coinvolto nell’inchiesta di giugno, insieme ad altre sedici persone.

I reati ipotizzati sono quelli di truffa e frode sportiva.

Tutto questo mentre l’Europa è alle prese con il problema economico come mai in passato. I vari Paesi stanno mettendo in atto manovre di lacrime e sangue nei confronti dei cittadini più deboli, la disoccupazione giovanile ha toccato punte elevatissime, si parla di far pagare il ticket per il ricovero in ospedale. Se reato da parte dei giocatori realmente c’è stato, anche nei loro confronti sarebbe utile mettere in atto la logica dei sequestri dei beni giacché i loro guadagni sono avvenuti anche in seguito ad illeciti sportivi.

Redazione

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