“Guardami” è la storia fotografica di diciassette persone recluse nella Casa circondariale di Monza, raccontata attraverso oggetti a loro cari: libri, lettere, le foto dei figli, i regali degli amici, il ricordo dei familiari. I frammenti di vita fissati dagli scatti di Pistillo rimandano un mondo del tutto simile al nostro, fatto di amicizie, legami, passioni, sentimenti, paure, speranze e ricordi. Senza più sbarre e mura, senza pregiudizi e timori emergono solo i volti di diciassette vite, vicine e lontane a quella di ciascuno di noi. “Vorremmo mostrare le storie delle persone che abitano le celle, degli uomini e delle donne che vivono in carcere – spiegano gli organizzatori della mostra – ma attraverso i loro volti ricercare anche le storie e le emozioni che abitano in ciascuno di noi. Per scoprire in fondo che siamo tutti prigionieri di qualcosa”.
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