Tempi brutti in Puglia. Il populista Nichi Vendola, il neo comunista, pensa bene di salassare i suoi corregionali aumentando di quattro-cinque centesimi l’accisa sulla benzina per non fermare i treni locali. Stretta nella morsa dei tagli ai finanziamenti statali, nel 2012 la Regione prelevarà dalle tasche degli automobilisti 32 dei 47 milioni di euro necessari a onorare il contratto di servizio con Trenitalia. Vendola del resto “ama” colpire gli automobilisti della Puglia. Dal 1° marzo scorso la Regione ha ripristinato l’accisa di 2,58 centesimi al litro (che colpisce solo la benzina e non il diesel) destinandola a sostenere alcuni interventi sul welfare. Sono sette (secondo il monitoraggio dell’Unione Petrolifera) le Regioni che hanno azionato la leva dell’addizionale sul carburante: oltre alla Puglia ci sono Campania, Molise, Liguria, Marche, Calabria e Abruzzo. In Puglia nel 2009 sono stati erogati circa 750 milioni di litri di benzina per autotrazione, quindi ogni centesimo di accisa produce un gettito pari a sette milioni e mezzo di euro. Volendo recuperarne 32 milioni, i conti sono presto fatti: è necessario un aumento tra i 4 ed i 5 centesimi al litro.
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