Categories: CalabriaLazio

Per Pedà il Porto di Gioia Tauro deve essere il simbolo del rilancio

Giuseppe Pedà, vice presidente nazionale dei Giovani imprenditori di Confcommercio e presidente provinciale dello stesso organismo, nonchè esponente nazionale del PdL, non ci sta: il Porto di Gioia Tauro non si deve chiudere. E lo ha detto a chiare lettere a Roma nel corso del recente consiglio nazionale dei Club delle Libertà, tenuto nei sontuosi locali del “Parco dei Principi” ai vertici azzurri, al presidente nazionale Mario Valducci, a Ministri e parlamentari tra cui Mara Carfagna, Franco Frattini, Fabrizio Cicchitto, Debora Bergamini, Antonio D’ali, Nino Germanà, Giuseppe Moles. “Il Governo si è dimenticato del Sud” ha tuonato Pedà, elencando i temi al momento disattesi: l’autostrada Salerno-Reggio Calabria e la Banca del Sud. Pedà, preso atto della felice conclusione della vertenza dei lavoratori di Fincantieri di Castellammare di Stabia, ha invitato tutti i presenti a prendere in esame la gravità della situazione del porto di Gioia Tauro, auspicando una adeguata soluzione e sollecitandone l’attuazione con l’intervento di tutti i vertici dello Stato. “La crisi del Porto di Gioia Tauro e la disperazione dei lavoratori ad alto rischio disoccupazione – ha sottolineato – non è da sottovalutare e non è possibile indugiare. La popolazione di Gioia Tauro, che in occasione delle elezioni regionali e provinciali ha fatto registrare il primato dei consensi al PdL, riversando sui candidati del partito del presidente del Consiglio Berlusconi una valanga di suffragi (l’84% a Giuseppe Scopelliti, governatore della Calabria e il 74% a Giuseppe Raffa, presidente della Provincia di Reggio) non merita di essere trascurata e non sarebbe certamente male che il capo del governo programmasse nell’immediato una sua visita alla grande struttura marittima, della quale egli stesso, qualche anno addietro, ne aveva decantato le forti potenzialità per operare lo sviluppo della Calabria ed il superamento del divario Nord-Sud”. L’esponente politico si è detto fiducioso che “Gioia Tauro in Calabria e Castellammare di Stabia in Campania possano essere due simboli del riscatto sociale ed economico del Meridione. Perché questi due grossi centri sono stati e sono l’asse portante anche della capacità della gente del Sud di produrre e di essere efficiente. E la loro malaugurata chiusura o il ridimensionamento significherebbe la sconfitta dello Stato e farebbe cadere nella disperazione tanta gente che su quelle basi ha costruito il proprio futuro ed un dignitoso modello vita”.
Redazione

Recent Posts

Bufera su Toti: il Governatore della Liguria finisce ai domiciliari

Reggeranno le accuse al Governatore Giovanni Toti, finito stamani ai domiciliari? Quale sarà l'impatto sul…

1 ora ago

Utile a oltre 20,4 milioni di euro e CET1 al 21,63%: Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate sempre più solida

È un bilancio con un utile netto a doppia cifra per la Bcc di Busto…

13 ore ago

Pesaro, Settimana della cultura dell’Uzbekistan, protagonisti i giovani artisti dell’Università di Tashkent

Una settimana di Bellezza con i talentuosi artisti della KIMYO International University  PESARO - Si organizzano…

14 ore ago

Torna la festa diffusa delle Città della Ceramica

Sabato 18 e domenica 19 Maggio 2024 torna Buongiorno Ceramica!, la manifestazione organizzata da AiCC – Associazione italiana Città della…

21 ore ago

Coworking Milano: con Rete Cowo® spazi condivisi nelle zone più strategiche della città

Attiva in Italia dal 2008, Cowo®, la Rete dei Coworking indipendenti, rappresenta uno dei più…

21 ore ago

Varese. Marco Manfrinati uccide il geologo Fabio Limido e sfregia l’ex Lavinia

Gravissimo fatto di sangue a Varese. Marco Manfrinati, 40 anni, ha sfregiato con un coltello…

21 ore ago