Sono stati trovati attorno ad un braciere improvvisato in un contenitore di alluminio. I tre ragazzi avevano cercato rifugio in una stanza al piano terra dell’ex istituto Configliachi, villa storica in via Guido Reni nel quartiere Arcella di Padova. Da anni disabitata, la struttura è rifugio di cittadini senza fissa dimora. Due delle tre vittime sono state identificate dalla polizia. Si tratta di un tunisino di 24 anni, richiedente protezione internazionale, con precedenti per stupefacenti e immigrazione clandestina, di recente arrestato dalla Squadra mobile, con divieto di dimora a Padova, di un connazionale diciottenne irregolare con precedenti per spaccio e di un terzo soggetto di cui al momento non si conoscono le generalità.
Sono state le inalazioni di monossido di carbonio ad uccidere nel sonno i tre giovani tunisini. I tre avevano acceso un fuoco in un contenitore di alluminio, bruciando alcuni pezzi di legno e cartoni. Sul corpo dei tre non sarebbero stati riscontrati segni di violenza. L’ipotesi più accreditata è che si sia trattato di una morte naturale. Le tre salme sono state portate all’Istituto di medicina legale e sono a disposizione dell’autorità giudiziaria.
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