Il Mare
Di Vincenzo Calafiore
05 Settembre 2023 Udine
“ … guardi un’onda, bada bene,
non è solo acqua in movimento
è qualcosa di più. Hai mai visto
un’onda arrendersi ? Le onde
non si arrendono mai e sono:mare!
Ecco perché le amo, ecco perché vorrei
essere mare! “ Vincenzo Calafiore
Perché quando ci si trova dinanzi al mare si viene vinti dalla forte condizione della pace e della serenità?
Forse perché la valenza rigenerativa o rigenerante dell’acqua è un ritorno alla “ culla d’acqua “ del grembo materno che avvolgendoci, ci ha resi atti alla vita, alle dinamiche del mondo esterno e al movimento interno insito nella personale soggettività, ossia nella materia del pensiero.
Ma il – Mare – non è soltanto tranquillità rigenerativa; è anche dubbio, incertezza: esso può scatenare tutta la sua carica distruttiva e diventare strumento di morte, di dolore.
Maree, onde, inondazioni hanno in se tutta la forza e la potenza che appartiene all’acqua; non a caso nei sogni tali immagini, sbaragliando le naturali difese, mettono l’essere umano in contatto con le proprie abissali profondità, con le emozioni taciute e sepolte, ma non per questo meno potenti e vere.
Il mare al pari dell’animo umano conserva intatti i suoi – tesori – anche sotto forma di relitti, testimonianze di ciò che ha subito la furia delle onde, ma che dalle stesse acque è stato trattenuto e custodito.
Il mare è quindi anche “ ritorno “, quando restituisce il passato; mentre è nostalgia, quando conserva un segreto che l’animo gli affida quando rimane in silenzio da una riva o da una scogliera a guardarlo; pensieri che vagano attraverso le acque e che portano testimonianza di un legame segnato da un distacco o spezzato da un addio.
La speranza di un ritorno, temporaneamente lontano o impossibile informa il sentimento di
“ saudade “ canto, lamento del cuore che patisce una mancanza, un’assenza.
Sì, perché è anche questo il mare: un’immensa distesa di acque su cui si perde lo sguardo quando l’orizzonte scompare, e il nulla sembra avvolgere l’animo con brivido di smarrimento.
Proprio come una madre presente e grande, ma distratta al punto da non fornire un orizzonte al suo piccolo non ancora svezzato.
Mare – madre -, mer – mère in francese, θάλασσα in greco, mar in spagnolo, sono termini uguali che stanno a testimoniare l’unione simbolica di archetipi vitali.
Quale scelta potrebbe essere quindi più appropriata per l’individuo che deve rigenerare se stesso, prima di tornare alla dinamica quotidiana più forte e consapevole.
Il mare circonda la terra e lambisce le città si ripropone anche come istanza esterna, elemento fisico dell’universo geografico dell’uomo che, assorbendone le suggestioni, lo interiorizza in quella percezione personale di spazio.
Nel continuo rimando interiore/esteriore, questo primordiale elemento narra quindi la storia di ciascuno, mentre definisce l’appartenenza. Segnando orizzonti interni negli uomini connotata la loro stessa sensibilità, decretando in ultima istanza , il loro destino !
Garantire la gratuità e l'universalità degli asili nido, assicurare borse di studio a tutti gli…
In arrivo una forte tempesta solare. I primi effetti sulla Terra dovrebbero manifestarsi già questa…
Drammatico incidente nel quartiere orientale di Barra a Napoli. Nell'esplosione avvenuta in un garage, al…
Tanti bambini a Roma come in Italia e nel Mondo possono avere un ritardo del…
La Puglia in vetrina in estate. Come tradizione appuntamento con Battiti Live. Ma con una…
"Sostenuto da una così lunga tradizione e nella certezza che questo Anno giubilare potrà essere…