Di Vincenzo Calafiore

A questo punto dovremmo dircele le verità, ti pare?

Si lo so, potresti obiettarmi, chiedendomi: ma dove sta la verità? E mettermi in difficoltà perché io proprio non so dove possa stare la verità, ma nel frattempo un dubbio mi assale e cioè: è mai esistita la verità?

In questo caso sarebbe importante il linguaggio, se vogliamo proprio dirla tutta, diverso per stile e accentuazioni di immagini, intesi a sottolineare forse,e a favorire il clima di antitesi, di opposto confronto, di alterno conflitto che sta alla base della nostra esistenza.

La  – verità – è lì in quell’angolo di cielo che a fatica gli occhi miei riescono a contenere, bella nel suo splendore, irraggiungibile a volte.

Tanto bella da non posso fare a meno di alzare gli occhi e ….. cercarla; a volte accade di trovarla, a volte sembra perfino finta, o come  un bel ritratto dipinto da un angelo.

Gli Angeli, sai, esistono!

E sono tra noi, badano a noi, ci guidano, ci tengono per mano, ci accompagnano nel nostro viaggio tra pattume e letame.

C’è una cosa che potremmo fare … tornare ad essere: umani.

Potremmo tornare a cercare la felicità.

Potremmo tornare a vivere.

Perché questa che stiamo vivendo non è vita ma neanche tempo! E’ un’orrenda attesa di un qualcosa che a noi non giungerà mai.

E’ una trappola mortale.

Un buco nero che sempre più allontana dalla luce, dal calore del sole.

Potremmo provare a riprovare le emozioni sempre verdi se solo riuscissimo a pronunciare con il cuore quella piccola parola: ti amo!

Non è difficile pronunciarla se è dal cuore, difficile è coniugarla.

Si può fare amore

Si può fare vita

Si può fare esistenza.

Ho bisogno di un piccolo pretesto

per tornare a vivere , per andare a trovare il mare

magari per farti una dichiarazione d’amore

non lo so dammi una sberla in faccia

o un bacio, o fammi una carezza… facciamo finta che sia possibile stare insieme così

come due vecchi amici in riva al mare.

Ora ci vorrebbe il mare, chiudere gli occhi e respirarlo, per respirare felicità, per tornare a vivere.

Ho imparato qualcosa da tutta la mia faccenda, è quanto sia facile perdere ciò che pensavo fosse stato mio per sempre.

La gente mi passa sopra come fosse niente il mio tutto! A salvarmi è l’infinita bellezza del vedersi e corrersi incontro e abbracciarsi, rimanere abbracciati il più a lungo possibile ….

E invece sono qui a ricordare i suoi occhi, quelli che un tempo conoscevo io, se ne erano già andati ancora prima!

Sai una cosa?

Non ho mai visto le onde arrendersi! E tu perché ti sei arreso?

Vincenzo Calafiore

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