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Problemi con le fognature, a chi rivolgersi?

Le fosse biologiche sono un sistema per raccogliere e smaltire le acque nere degli scarichi domestici. Si tratta di un contenitore ermetico interrato, distante almeno un metro dall’abitazione. Utile per case, aziende, alberghi e in generale qualsiasi struttura non collegata alla rete fognaria ordinaria.

Talvolta però, questo impianto è soggetto a problemi di vario tipo. I rifiuti solidi fermentano grazie ai batteri che li digeriscono, ma solo in maniera parziale. C’è il rischio che i residui riempiano la fossa, dopo un certo tempo. Che tipo di conseguenze possono crearsi, e quali sono le effettive soluzioni?

Le conseguenze di una scarsa manutenzione

Gli impianti possono subire dei malfunzionamenti, in genere dovuti a una scarsa manutenzione. Le conseguenze possono variare: si spazia dai cattivi odori alle otturazioni delle tubature della casa, fino a culminare con la fuoriuscita di liquami. In questo caso, la fossa è arrivata a contenere un carico che va oltre i suoi limiti.

Ed ecco che sopraggiungono odori molesti, problematici per la corretta convivenza in comunità e anche passibili di sanzioni costose. L’odore è il primissimo campanello d’allarme: nel momento in cui gli scarichi emanano un odore sgradevole, la fossa biologica è già intasata.

Anche il deflusso lento dell’acqua o il traboccamento di liquami non sono da sottovalutare e rappresentano il segno di un sistema che funziona male. Un monitoraggio autonomo è possibile, controllando che i liquidi non superino mai il livello di guardia, attraverso una botola trasparente.

Ma almeno una volta all’anno, è consigliabile richiedere un intervento di professionisti, in modo da poter rimuovere i residui, impedire che otturino i condotti e monitorare lo stato di salute dell’impianto, scongiurando eventuali crepe e problemi strutturali.

È bene contattare aziende specializzate e servizi di spurghi professionali che possano trattare la situazione con metodo e competenza, procedendo allo svuotamento della fossa.

L’impatto del nostro atteggiamento

L’occlusione della fossa è una complicazione generata, molto spesso, proprio dalla scelta di evitare la manutenzione e la pulizia, che va ripetuta regolarmente. Ma oltre a ciò, anche le nostre abitudini possono favorire il malfunzionamento.

Pensiamo ad esempio all’immissione negli scarichi di sostanze non biodegradabili come detersivi, acidi, candeggina, vernici e altri liquidi pericolosi per le condutture. C’è chi espelle persino rifiuti solidi e difficilmente smaltibili come assorbenti, pannolini, grasso, olio: composti che neutralizzano l’azione benefica dei batteri sul funzionamento dell’intero processo di scarico.

La condotta consigliata

È importante controllare con regolarità che non si accumulino sostanze solide sul fondo della fossa, in modo da evitare l’otturazione. La pulizia e la manutenzione sono infatti le strategie fondamentali per evitare incidenti.

Un altro consiglio è quello di utilizzare enzimi specifici per le fosse biologiche, in modo da affiancare quelli che già si formano spontaneamente grazie ai microrganismi, e che ci aiutano ad operare una metabolizzazione naturale dei rifiuti. In questo modo, favoriremo la pulizia delle fosse settiche.

La necessità di un servizio specializzato

Lo spurgo è un processo delicato che richiede una mano affidabile e competente. La Gumiero Ambiente si è guadagnata una nutrita esperienza nel settore, avendo operato per anni in materia di disostruzioni e spurghi di fognature. La pulizia delle fosse biologiche rappresenta uno dei loro punti di forza.

Prima di procedere all’intervento, possono attuare una videoispezione per individuare l’ostruzione e studiare il problema. Il loro servizio può essere richiesto sia per il singolo condominio che per la rete fognaria di un intero Comune, e sono disponibili ad effettuare interventi su tutta la Lombardia.

I loro spurghi possono essere sia pianificati – nell’ottica di una manutenzione regolare e costante degli impianti – che essere effettuati in linea emergenziale, in conseguenza ad un guasto imprevisto e all’insorgere dei danni.

Il modus operandi è sfruttare getti ad alta pressione per rimuovere gli accumuli che causano il blocco, oppure frese meccaniche per gli intasamenti più complessi. La natura di questo intervento fa sì che l’intera operazione sia ecologica e senza uso di sostanze chimiche.

Per soddisfare la necessità di un intervento di pulizia mirato e rispettoso dell’ambiente, affidati solo a dei veri esperti.

Redazione

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