Esteri

Dalla fine dell’autunno si potrà viaggiare in Frecciarossa anche tra Madrid e Barcellona

L’Italia guarda sempre di più all’Europa. Il Gruppo Ferrovie dello Stato accelera sul fronte della mobilità sostenibile nel Vecchio Continente in un costante processo di internazionalizzazione. Infatti dalla fine dell’autunno si potrà viaggiare in Frecciarossa anche tra Madrid e Barcellona. Le prove tecniche sui binari del Consorzio Ilsa, partecipato da Trenitalia, sono iniziate e tra settembre ed ottobre ‘iryo’ (nome commerciale dell’azienda in Spagna), inizierà la vendita dei biglietti sulla tratta spagnola ad alta velocità.

L’avvio sulla tratta Madrid Barcellona è il traguardo di un processo avviato a novembre 2019 con l’assegnazione da parte di Adif (gestore dell’infrastruttura ferroviaria spagnola), del 30% dei collegamenti sulla rete AV; il consorzio partecipato da Trenitalia e Air Nostrum si è aggiudicato per 10 anni i servizi di alta velocità per i collegamenti giornalieri lungo le tratte Madrid-Barcellona, Madrid-Valencia/Alicante e Madrid-Malaga/Siviglia per poi estendersi ad altri collegamenti. Nel suo nuovo piano industriale presentato a maggio dall’ad Luigi Ferraris, il Gruppo Fs  punta ad un forte sviluppo del business internazionale con un incremento di ricavi dagli 1,8 miliardi di euro del 2019 a circa 5 miliardi nel 2031.

Ma l’Azienda punta a tutta l’Europa. In Francia Trenitalia opera con la sua controllata con la  linea Milano-Parigi e sulla Parigi e Lione. In Grecia con Hellenic Train da maggio gli ETR470 hanno iniziato a circolare lungo la tratta Atene-Salonicco. In Gran Bretagna le attività sono diverse dalla Londra-Glasgow, ai collegamenti tra la capitale e Shoeburyness, al treno della nuova società Avanti West Coast. In Germania il gruppo è presente con due controllate, una che opera sul trasporto pubblico locale ed un altra in ambito merci. In Olanda è stata acquisita una società di trasporto metropolitano su gomma e su rotaia.

In Spagna si viaggerà su 20 nuovi Frecciarossa 1000, uguali a quelli circolanti in Italia e realizzati da Hitachi nello stabilimento di Pistoia. Si tratta di treni di nuova generazione più sostenibili, che hanno ottenuto la Certificazione di Impatto Ambientale. A regime il progetto spagnolo produrrà circa 2.000 nuovi posti di lavoro tra quelli diretti e l’indotto.

Redazione

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