Scrivimi

 

Di Vincenzo Calafiore

07-06-2022 Udine

 

“ … Sai, è di vita che si tratta

strapazzata, stropicciata, calpestata,

annullata. Ma essa rifiorirà e rinascerà sempre comunque

dopo una tempesta, da un deserto, se

la sua linfa continuerà o ricomincerà a scorrere:

questa è l’amore ! “

 

Vincenzo Calafiore

 

Da quanto tempo non ti scrivo, ne è passato tanto.

E’ stato un “ viaggiare “ a ritroso, ma anche l’aprire un vecchio e polveroso baule che per troppo tempo è rimasto dimenticato in un deposito bagagli di una lontana e dimenticata stazione in cui raramente i treni si fermano.

Sono rimasto in quella specie di limbo a srotolare nastri di vecchie conversazioni, ne ho udito le voci e nel contempo riapparivano i volti, immagini felici che muovendosi in quel caleidoscopio pareva riprendessero vita.

 

La solitudine di questo viaggio è stata l’assenza di parole, non c’è stata l’esigenza di rimanere affacciato al finestrino di un vagone che correva all’impazzata, ma il desiderio di rimanere in silenzio, osservando la vita scorrere al di la del vetro, tanto veloce da apparire agli occhi una macchia di tanti colori.

Sto fuggendo da te, dai tuoi occhi, dalle tue labbra, dalle tue mani.

 

La verità è che tu  sei “ troppo “ ! Quel bellissimo – troppo- che mi rotea attorno, che ogni volta cambia il corso della vita; sei quel troppo che incline alla solitudine mi allontana sempre più dall’immediatezza del pensiero.

Se io sapessi come poterti trattenere giuro che lo farei.

Se sapessi almeno camminare verso te lo farei ora adesso, che più che mai necessiti alla mia anima. E’ per questo che salgo e scendo da treni che corrono veloci per scendere in quelle stazioni ove credo da sempre di poterti trovare in attesa del tuo prossimo treno; e succede che così facendo ho vissuto metà della mia vita su dei treni e nelle sperdute stazioni della nostalgia.

Ho lasciato ovunque piccoli foglietti col mio indirizzo e : Scrivimi !

Mai nessuna lettera da parte tua, forse avrò sbagliato stazioni e binari, forse avrò sbagliato tutto con te.

 

Lo vedi non sono buono neanche in questo: rintracciarti!

Almeno ricordassi il tuo profumo, i tuoi capelli!

 

 

 

 

Vincenzo Calafiore

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