Toscana

Firenze. Covid, Ordine dei medici: fiducia in tutti i tipi di vaccini

“Oggi il ministro della Salute Roberto Speranza ha diffuso le nuove indicazioni che consentono ai medici di poter indicare preferibilmente il vaccino Astra Zeneca ai soggetti che hanno un’età sopra i 60 anni. Però il vaccino è efficace per tutti i cittadini, anche quelli sotto i 60 anni. E in virtù dei dati ad oggi disponibili, chi ha già ricevuto una prima dose del vaccino Vaxzevria, può completare il ciclo vaccinale col medesimo vaccino. Tutti i vaccini ad oggi approvati dall’Ema e dall’Aifa offrono garanzie in termini di sicurezza ed efficacia. E non c’è neanche da porre la questione del rapporto tra rischi e benefici, perché i rischi sono rarissimi”. Così il Pietro Dattolo, presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Firenze.

“I medici vaccinatori sono gli unici responsabili delle indicazioni cliniche per l’uso dei vaccini e sapranno indirizzare con chiarezza i cittadini alla vaccinazione. Sarebbe un grave errore come medici porre problemi di preferenza su un vaccino piuttosto che un altro, al di fuori delle rilevanze scientifiche e delle direttive delle autorità regolatorie. Lancerebbe un messaggio sbagliato nei confronti della popolazione, con possibili gravi conseguenze in termini di copertura vaccinale”. Qualunque sarà il vaccino scelto, l’importante, secondo il presidente Dattolo, è usufruirne: “Oggi, di fronte al virus, di fronte alla pandemia, di fronte agli effetti terribili che la pandemia provoca, compresa la mortalità che è ancora molto elevata nel nostro paese, vaccinarsi con un qualsiasi tipo di vaccino significa ridurre le possibilità di avere una complicanza, di andare incontro alla morte”.

“I vaccini funzionano, perché oggi tutti i medici sono praticamente vaccinati e il loro tasso di mortalità si è praticamente azzerato. Dobbiamo fare i vaccini e affidarci al giudizio dei medici su Astra Zeneca, su Moderna, su Pfizer, su Johnson and Johnson. I vaccini hanno le loro indicazioni e, rispetto alle condizioni di salute che i cittadini presentano, il medico consiglierà il vaccino più idoneo per tutelarsi di fronte a questa malattia. E la speranza – conclude Dattolo – è che si riesca a garantire questo servizio a tutta la popolazione nel più breve tempo possibile in modo da poter raggiungere, come auspicato dall’Unione Europea, l’immunità di collettività già entro il prossimo luglio”.

Redazione

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