Non solo multe ma anche il rischio carcere per chi viola le norme contenute nel nuovo Dpcm anti covid. Chi non avrà un valido motivo per circolare, infatti, potrà incorrere in una sanzione da 280 euro, che può arrivare a 560 in caso di recidiva. Invece per coloro che violano la quarantena è prevista la denuncia penale con l’arresto da 3 a 18 mesi, a cui si aggiunge una multa che può andare da 500 a 5 mila euro.
Per potersi spostare serve l’autocertificazione, scaricabile dal sito del ministero dell’Interno. I motivi sono gli stessi dei primi mesi della pandemia: lavoro, salute e necessità. Se nelle zone rosse negozi, bar e ristoranti dovranno rimanere chiusi, nelle zone gialle potranno continuare a lavorare ma con delle regole precise (serrande alzate dalle 05:00 alle 18:00, numero limitato di clienti all’interno, massimo quattro persone sedute al tavolo e obbligo di mascherina tranne quando si beve e si mangia). In caso di violazione delle norme le multe vanno da 280 euro a 560. I ristoratori rischiano anche la chiusura fino a 5 giorni.
Non sono, invece, previste sanzioni per la violazione delle raccomandazioni contenute nel Dpcm. Tra queste l’invito a muoversi il meno possibile anche laddove, come nelle zone gialle, è ancora possibile passare da un Comune all’altro o da una Regione all’altra.
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