Conte colpisce ancora: nelle aree a maggior contagio si pensa a bar e ristoranti chiusi anche a pranzo

Un nuovo pesante ammazza Italia in vista con coprifuoco nazionale dalle 21. Chiuderanno i musei, dopo cinema e teatri. Nelle aree a maggior contagio, si pensa a bar e ristoranti chiusi anche a pranzo. Inoltre didattica a distanza anche in seconda media e obbligo di mascherina per le lezioni in presenza di elementari e prima media. Conte colpisce ancora ma prima che tutto diventi realtà bisognerà attendere forse domani. Il premier è impegnato oggi in comunicazioni alla Camera e al Senato. Il leader grillino illustrerà al Parlamento l’orientamento che intende dare al nuovo Dpcm su cui il governo sta lavorando in questi giorni. Ma – a quanto la firma vera e propria del testo potrebbe non arrivare lunedì sera ma martedì. Questo per consentire di risolvere i nodi che ancora sono aperti con le Regioni.

L’idea è quella di diversificare le misure tra zone rosse e resto dell’Italia. E’ l’impostazione a cui sta lavorando Conte per mettere a punto il nuovo dpcm. Coprifuoco non più alle 18 nelle zone rosse ma l’idea, su cui si ragiona, è quella di estenderlo alle 21 per tutta Italia. Anche se il Cts, a quanto si apprende da fonti della maggioranza, non sarebbe d’accordo preferendo invece le 18 per l’Italia intera.

Conte sarebbe d’accordo con le Regioni sulla richiesta di misure più restrittive ma, a differenza di quanto vogliono i governatori, sarebbe orientato a modularle in base alla diffusione territoriale del Covid, più che a varare provvedimenti di carattere nazionale. Tra le restrizioni c’ è l’interruzione della mobilità interregionale, fatto salvo ragioni di lavoro, la chiusura dei centri commerciali nei fine settimana.

Bar e ristoranti chiusi anche a pranzo nelle regioni con tasso di contagi a rischio. Le zone critiche sono Lombardia, Piemonte e Calabria. Coprifuoco alle 18, con chiusura delle attività commerciali e per la cura alla persona, salvo farmacie, parafarmacie e alimentari. In base a quanto si apprende da fonti della maggioranza, sono alcune delle misure allo studio del governo. Sempre nelle aree a rischio, chiusi anche i musei e stop ai distributori automatici. Smart working nella Pubblica amministrazione, salvo i servizi pubblici essenziali. Nelle aree più a rischio, individuate sulla base dell’indice dei contagi si starebbe pensando a estendere la didattica a distanza anche alla seconda e terza media, con obbligo di mascherina sempre per le lezioni in presenza, cioè alle elementari e in prima media.