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Ellen Fokkema sarà inserita nella rosa maschile del VV Foarút

Si va a passi da gigante verso l’integrazione femminile nel mondo del calcio. La Knvb, la Federcalcio olandese, ha dato il via libera al VV Foarút (club di quarta divisione da Menaam, paesino della Frisia), per l’inserimento nella rosa maschile di Ellen Fokkema, 19 anni, una centrocampista con particolari doti in regia.
Fino a questo momento in Olanda alle ragazze era permesso giocare in squadre maschili soltanto a livello giovanile, fino ai 18 anni. Questa integrazione costituisce un ulteriore passo nel progetto federale in vista di future possibili modifiche al regolamento.

“È fantastico, una sfida entusiasmante. Gioco con questi ragazzi da quando avevo 5 anni, perché non dovrei continuare a farlo?” ha commentato entusiasta la ragazza di Slappeterp al Leeuwarder Courant, il più antico quotidiano olandese. Secondo il regolamento, Fokkema avrebbe potuto continuare a giocare solo in una squadra femminile o in una mista di rango inferiore. Ma, spiega, “avevo chiesto al club se fosse possibile fare qualcosa in merito e insieme abbiamo sottoscritto la richiesta alla Federazione. Non so come andrà a finire ma sono soddisfatta di poter prendere parte a questo progetto pilota”. I primi tentativi da parte del Foarút erano stati fatti appena Fokkema era diventata maggiorenne, nel febbraio 2019, e poi a dicembre, ma erano stati respinti. Ora un successo pieno, e una notorietà che ha costretto la giovane a chiedere di sospendere il lavoro estivo presso l’ospedale cardiologico di Leeuwarden per le troppe telefonate in arrivo.

In un paese dove il calcio femminile è molto seguito le richieste come quelle di Fokkema non sono una novità. “Ne riceviamo almeno una all’anno”, spiega Art Langeler, direttore dello sviluppo del calcio per la Knvb. In questa occasione però si è presa una strada diversa. “Secondo me, è speciale che le ragazze di tutti i livelli possano giocare a calcio misto, ma non appena i ragazzi passano da meno di 19 anni alla categoria A degli uomini devono giocare a calcio senza le donne della loro squadra, mentre noi crediamo che ci dovrebbe essere spazio per tutti in ogni modo”, argomenta ancora il dirigente. Sempre in Olanda, l’Ajax, il club più rappresentativo del Paese, pratica la parità contrattuale (che non è quella salariale) a tesserati e tesserate, riconoscendo quindi loro parità di diritti di base e libertà di firmare contratti pluriennali.

Redazione

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