Il periodo storico che abbiamo vissuto e che, almeno in parte, stiamo ancora vivendo, ha cambiato profondamente le nostre abitudini sia da un punto di vista privato che da quello lavorativo. L’emergenza coronavirus ci ha portato a vivere in una situazione inaspettata, quella del lockdown, che ci ha costretti in casa per diversi mesi, senza poter uscire se non per ragioni di necessità ed urgenza. Tutto questo ha ovviamente influito in modo determinante anche sul mondo del lavoro: le attività sono state obbligate ad arrestarsi, fatte salve quelle ritenute necessarie per il buon funzionamento della società nel suo complesso, come ad esempio gli impiegati nel settore medico e sanitario o le attività legate all’approvvigionamento di beni di prima necessità.
In alcuni casi la sospensione è stata completa: determinate tipologie di lavoro necessitano inevitabilmente della presenza fisica per poter essere svolte, si pensi ad esempio ad un bar. In molti altri casi, invece, l’emergenza Covid ha semplicemente accelerato un processo evolutivo che, nel tempo, avrebbe comunque preso piede: stiamo ovviamente parlando dello smart working. Già molte imprese prevedevano il lavoro agile per venire incontro ai dipendenti e ottimizzare il rapporto fra tempo impiegato e risultato ottenuto, eliminando le lungaggini dovuti a spostamenti che a volte possono richiedere anche una buona parte della giornata lavorativa, sottraendo così tempo al concreto svolgimento delle mansioni.
Come per ogni novità a cui ci approcciamo, esistono due lati della medaglia. Infatti oltre ad ottimizzare i tempi, va detto che tutti hanno avuto la necessità di adeguarsi alla nuova situazione e alle diverse necessità che ne sono conseguite: il lavoro da remoto richiede una serie di accorgimenti e di mezzi che ci permettano una costante connessione con i clienti, con i colleghi, con i fornitori. Stiamo ovviamente parlando del cloud.
Il cloud computing, nato e impostosi rapidamente nell’ultimo decennio con la diffusione capillare del web, ha cambiato le abitudini di tutti noi, anche nel privato, ma è in grado soprattutto di rivoluzionare il mondo aziendale: si tratta di una tecnologia che permette di utilizzare, attraverso uno o più server remoti, risorse di natura hardware e software per poter archiviare file, database,immagini e qualsiasi tipologia di documento, oltre alla possibilità di effettuare e conservare dei backup, inviare mail,offrire servizi di streaming, ospitare siti web e fare tutto ciò che in un’Azienda avviene attraverso l’utilizzo della rete. I servizi di Cloud Computing sono offerti da società specializzate, quasi sempre in forma di abbonamento.
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