Bolzano. La Giunta riduce la burocrazia per sostenere la cultura

La Giunta provinciale dell’Alto Adige ha approvato una nuova importante misura “anticovid” per sostenere il settore cultura nella difficile ed imprevedibile crisi determinata dalla sospensione di tutte le attività culturali e dalla chiusura di tutti i luoghi di cultura a causa del Covid-19. Come noto, ogni programmazione è stata stravolta e le organizzazioni culturali non possono contare su altre entrate rispetto al contributo provinciale o almeno non nella misura preventivata. “Fondamentale è dunque sostenere quelle organizzazioni che si sono immediatamente riorganizzate per fornire servizi culturali online, in alternativa alle attività tradizionali ammesse a finanziamento”, afferma l’assessore alla cultura Giuliano Vettorato. I criteri approvati si riferiscono esclusivamente ai contributi assegnati per l’attività culturale del 2020 e rappresentano una serie di semplificazioni burocratiche, che permetteranno agli uffici della ripartizione cultura italiana di accettare in rendicontazione anche spese riferite ad attività che, a causa del covid-19, non si sono potute svolgere o connesse alla gestione di luoghi di cultura che non rimasti chiusi.

Sono pertanto salve spese importanti come quelle destinate al personale e inoltre i criteri permettono anche di riconoscere spese per attività che sono state svolte online, invece che secondo le forme tradizionali. “Sono orgoglioso delle misure che abbiamo studiato insieme ai funzionari della ripartizione cultura italiana – sottolinea l’assessore alla cultura italiana Giuliano Vettorato – esse rappresentano a livello nazionale un’avanguardia nella semplificazione degli oneri amministrativi. Dovevamo assolutamente trovare il modo per evitare che le organizzazioni culturali si trovassero a sostenere debiti per spese che normalmente l’amministrazione non può riconoscere. Volevamo inoltre sostenere le organizzazioni che si sono subito attivate per spostare le proprie attività online”. Per l’assessore alla cultura tedesca Philipp Achammer, “la massima priorità è garantire la solvibilità delle nostre istituzioni culturali in tempo di emergenza epidemiologica, attraverso una serie di eccezioni destinate a proteggere enti ed organizzazioni che non possono contare su altre entrate”.

Redazione

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