Crotone, è iniziata la corsa alla candidatura a Sindaco. Parola d’ordine risollevare dal baratro la Città di Pitagora

Crotone era considerata la Stalingrado della Calabria per la forte presenza del PCI che ha governato la Città per un lungo periodo. La chiamavano la “Milano” del Sud per l’insediamento industriale che occupava gran parte degli abitanti. Crotone era, e lo è ancora, tra le città più tolleranti e antirazzista d’Italia. Le industrie non occupavano soltanto manodopera locale ma proveniente da ogni parte d’Italia, tecnici in particolare. L’economia si basava principalmente sull’esportazione di migliaia di tonnellate di zinco. Il commercio grazie alle industrie era fiorente in ogni settore. Vivere a Crotone significava stare in una Città dove si produceva reddito e dove ognuno poteva programmare il proprio futuro e quello dei figli. Aeroporto, ferrovia, treni a lunga percorrenza, porto industriale e turistico, consentivano ai crotonesi di potersi spostare in ogni parte d’Italia. Il tempo e l’incapacità dei politici che si sono succeduti alla guida della Città ha cancellato tutto questo e Crotone oggi non è altro che una triste realtà da ogni versante. La disoccupazione giovanile è la più alta del Paese e l’immigrazione verso altre Città è in continuo aumento. Giorni addietro il Sindaco Ugo Pugliese si è dimesso per i noti fatti inerenti alla gestione della piscina olimpionica. Adesso si aspetta la nomina del Commissario per la normale gestione fino alle elezioni amministrative. Un fatto grave per una realtà come Crotone ma che non ha creato stupore nella popolazione. Tutti affermano la stessa cosa: “Crotone è una città morta da diversi anni”. L’affermazione dei cittadini non fa una “grinza” è la realtà. Ciò che, invece, meraviglia, la discussione che si è aperta in città da parte di alcuni politici: locali, regionali, nazionali a proposito delle prossime elezioni amministrative. “E’ arrivato il momento di dire basta a questo degrado che sta interessando Crotone e, quindi, – affermano i “luminari” della politica – mettere in campo le forze più sane dotate di pazienza, capacità e attaccamento alla propria terra, senza simboli di partito ma soltanto liste civiche, solo così la città di Pitagora potrà tornare quella di una volta”. Tutti hanno scoperto il “civismo” come se presentarsi sotto l’egida di un partito si correrebbe il rischio di essere infettati da qualche malattia inguaribile. La politica ha i suoi tempi e modi. Chi non ha saputo gestire la cosa pubblica facendo parte di qualche partito, deve avere il coraggio di mettersi da parte, non può rigenerarsi attraverso una lista civica. Chi sta dimostrando cosa è il civismo sono le Sardine che, attraverso il grido d’allarme sui social di quattro ragazzi, Andrea Garreffa, Roberto Morotti, Mattia Santori, Giulia Trappoloni, hanno organizzato le manifestazioni di Bologna e Modena che hanno visto la partecipazione di decine di migliaia di ragazzi, anche sotto la pioggia a Modena, per dire no a Matteo Salvini ed alla sua politica. Nessuna bandiera di partito e nessun incidente nel corso delle due manifestazioni. Questo è il vero civismo. Si mettano in coda a questi ragazzi i politici “mestieranti” che vorrebbero cambiare ciò che hanno distrutto e lascino che siano i giovani a costruirsi il futuro. Crotone potrà essere il primo esempio in occasione delle prossime elezioni amministrative. Mettersi da parte dopo aver amministrato la Città negli ultimi decenni e lasciare spazio ai giov