Categories: Sicilia

Arte, dal 4 al 30 agosto “Imaginary Landscapes” di Bombaci e Cavallaro a Palazzo Nicolaci

Noto (SR) – Dal 4 al 30 agosto i bassi di Palazzo Nicolaci di Villadorata in Via Nicolaci ospiteranno la doppia personale “Imaginary Landscapes” di Giuseppe Bombaci e Claudio Cavallaro, a cura di Vincenzo Medica dello Studio Barnum Contemporary (inaugurazione: domenica 4, ore 19; ingresso libero). L’evento fa parte della rassegna “Percorsi di NOTOrietà”, patrocinata dal Comune di Noto. Giuseppe Bombaci e Claudio Cavallaro sono siracusani, pressoché coetanei e si conoscono da sempre. Hanno condiviso in gran parte esperienze formative e professionali, percorsi di vita, amicizie, luoghi, libri e frequentazioni artistico-culturali. Ma hanno seguito differenti percorsi di ricerca visiva e spaziale. La presente mostra, concepita oltre dieci anni fa ma finora mai realizzata, instaura un dialogo tra i loro di erenti linguaggi, le tecniche, le concezioni, in uno spazio fuori dal tempo, una sorta di “paesaggio immaginario”. Giuseppe Bombaci è stato sempre affascinato dalle figure misteriose che abitano i dipinti. La sua pittura si è nutrita di storia passata, presente, contemporanea, fondendosi a volte con spazi intimi e privati. “Ogni figura – spiega l’artista – si presenta come epifania, assenza e presenza allo stesso modo, si fa trovare intenta a praticare strani rituali come tessiture cosmiche o semplicemente silenziosa osserva lo spettatore, come testimone del tempo in cui essa vive. Essa si nutre si simboli antichi e contemporanei”. L’opera di Claudio Cavallaro brilla di fantastiche visioni installative e luminose, ponendo al centro della ricerca artistica concetti come resurrezione, trascendenza, cambiamento e trasformazione. Le sue più recenti pitture digitali sono la trasposizione mentale di luoghi ed elementi primari, rocce e alberi dalle forme geometriche e squadrate o archetipiche ed essenziali. “Questi elementi primari – chiosa l’autore – si fondono tra loro in un caos direzionale dove la ricerca di un inizio ed una fine diventa elemento d’azione necessario”. “La mostra – scrive il curatore – diventa una sorta di viaggio che non tiene conto di uno spazio/tempo ben definito, pittura iconica realizzata con tecniche antiche, tradotte in una figurazione contemporanea, coesistono con l’effimerità della rappresentazione digitale, in un continuo rimbalzo di spazio e tempo, dove le figure nascono comunque da un rapporto diretto con la storia dell’arte, basti pensare alla ricamatrice di Jan Vermeer, la visione molteplice e illusoria di Picasso, lo spazio invisibile e dissacrante di Gino De Dominicis, fino alla visione psichedelica dell’arte di Dan Flavin, Sol Lewitt e Peter Halley”.

Redazione

Recent Posts

Il Sassuolo affonda per mano della Viola

Dopo la cocente eliminazione in Coppa Italia nella semifinale contro l'Atalanta, la Fiorentina di Italiano…

32 minuti ago

Rinnovata l’intesa tra Regione e Anci Lombardia per tirocini negli Enti

È stato sottoscritto dall’assessore regionale all’Istruzione, Formazione e Lavoro e il vicepresidente vicario di ANCI…

7 ore ago

La Solitudine

La solitudine   Di Vincenzo Calafiore 29 Aprile 2024 Udine   “ La solitudine non…

13 ore ago

Rivergaro a Carpaneto. Michele Dallavalle travolto e ucciso da un pirata della strada

Michele Dallavalle, 57 anni, è stato travolto e ucciso da un pirata della strada. In…

14 ore ago

Campobasso in festa per il ritorno in Serie C

Aria di festa in Molise. Il Campobasso torna in serie C al termine della partita…

14 ore ago

A seguito della frana sulla statale a Donnas rimodulato il servizio di trasporto pubblico

L'Assessorato regionale allo Sviluppo economico, formazione e lavoro, trasporti e mobilità sostenibile, comunica che, in…

15 ore ago