Roma. Commercio e artigianato nella città storica: modifiche regolamento

Disco verde dell’Assemblea capitolina alle modifiche e integrazioni del Regolamento per l’esercizio delle attività commerciali e artigianali nella Città Storica, approvato il 17 aprile 2018. La nuova delibera prevede correttivi che rendono più agevole l’applicazione della disciplina per la rete commerciale e artigianale presente nel centro cittadino, così da tutelare gli operatori coinvolti e garantire l’eccellenza dell’offerta. Le modifiche riguardano essenzialmente 5 punti: la normativa del consumo sul posto, attività tutelate, medie strutture di vendita, attività vietate e subentri. Come cambia la normativa del consumo sul posto. E’ stato eliminato il riferimento agli arredi minimali e alle condizioni minime di fruibilità, per chiarire i criteri di verifica degli agenti di Polizia Locale deputati ai controlli del caso. Facoltà di scelta rispetto all’utilizzo di stoviglie e posate, che potranno essere biodegradabili e compostabili, oppure riutilizzabili. Adeguamento alla sentenza del Tar rispetto alla possibilità di consumo sul posto di bevande alcoliche. Attività tutelate. Eliminato il requisito soggettivo specifico dell’anzianità per l’avvio di un’attività tutelata, in linea con le recenti pronunce del Tar Lazio. Quanto ai negozi di ferramenta, è ammessa anche la vendita di materiali per hobbistica, eventualmente abbinata a quella di articoli per la casa. Medie strutture di vendita. Sì all’apertura di medie strutture ricomprese nella categoria delle attività tutelate e in regola con la normativa urbanistico-edilizia. Attività vietate. Depennate dall’elenco delle attività vietate le cooperative di consumo e gli “hard” e “soft” discount. Subentri. Eliminato il divieto di subentro in attività non tutelata, fermo restando quello relativo alle attività vietate. Secondo Carlo Cafarotti, Assessore allo Sviluppo Economico, Turismo e Lavoro di Roma Capitale, “la tutela del commercio nel centro storico si vale ora di un provvedimento perfezionato, che agevola l’apertura di attività di pregio e agevola l’applicazione della relativa disciplina. I benefici sono evidenti, in termini di facilitazioni per il tessuto produttivo locale, impulso al decoro cittadino e garanzia dell’eccellenza degli articoli venduti”. “Abbiamo voluto rispettare le somministrazioni e tutelare, con le opportune differenze, il consumo sul posto con diverse modalità di esercizio nel rispetto delle sentenze del Tar e del Consiglio di Stato. Crediamo che vada preservato l’equilibrio tra attività commerciali e residenti nell’interesse della Capitale e di tutti i cittadini”, dichiarano il presidente e la vicepresidente della Commissione Commercio di Roma Capitale, Andrea Coia e Sara Seccia.

Redazione

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