Hanno preso avvio ieri, venerdì 14 giugno 2019 le celebrazioni del 51° anniversario del Corpo forestale della Valle d’Aosta, con la partecipazione delle istituzioni scolastiche Abbé P. Duc, Abbé JM Trèves e scuola d’infanzia paritaria di Rigollet, di Châtillon e Saint-Vincent, alla Giornata di divulgazione ambientale dedicata alle scuole dell’infanzia che si è svolta nel Parco del Castello Gamba. I bambini sono stati coinvolti in attività didattiche-forestali, proposte dal personale qualificato del Corpo, al fine di sensibilizzare alla cultura del rispetto, attraverso il corretto utilizzo del territorio e la salvaguardia ambientale. Per l’occasione, sono state messe a dimora alcune piantine all’interno del Parco del Castello. Nella mattinata di oggi, sabato 15 giugno 2019, si è invece svolta la cerimonia di celebrazione. Dopo la Santa Messa, officiata da don Andrea Marcoz, parroco di Châtillon, sono intervenuti il Comandante Luca Dovigo, l’Assessore all’Ambiente, Risorse naturali e Corpo forestale Albert Chatrian e il Presidente della Regione Antonio Fosson. Il Comandante Luca Dovigo ha tracciato una sintesi delle attività del Corpo nel corso del 2018, evidenziando, tra l’altro, le iniziative didattiche rivolte alle giovani generazioni, che nel 2018 hanno impegnato il personale del Corpo per 2 mila 400 ore di attività, mentre il controllo del territorio, principale competenza del Corpo forestale, ha impegnato il personale per 46 mila ore. Sono proseguite le collaborazioni con altri enti che si occupano di ambiente, come ad esempio l’ARPA, trovando sinergie positive ed è proseguita anche l’attività di controllo della fauna selvatica, compreso il monitoraggio del lupo, che ad oggi conta circa 45 / 50 esemplari distribuiti in 4 / 5 branchi. Molto positivi gli effetti della lotta alla processionaria, con una diminuzione dell’80% dei nidi, mentre sono calati gli interventi anti incendio. Il Comandante Dovigo ha quindi ricordato il grande impegno del Corpo nel Sistema di Protezione civile, e ha terminato il suo intervento ringraziando tutte le forze di polizia per la grande collaborazione che hanno sempre dimostrato nei confronti del Corpo forestale. Grazie alle nostre peculiarità di Regione Autonoma – ha sottolineato l’Assessore Albert Chatrian – siamo riusciti a conservare il Corpo forestale nella sua integrità, anche di competenze , e di questo dobbiamo essere grati a coloro che hanno agito tempestivamente, a livello politico, affinché ai Corpi forestali delle Regioni e Province autonome non si applicasse la riforma che ha invece riguardato il Corpo forestale dello Stato. Come saprete, a fine aprile si è chiusa la selezione per sovrintendenti forestali che porterà all’assunzione nel corso del 2019 di 5 nuovi sottoufficiali e il 13 maggio ha preso avvio il corso per 10 nuovi agenti che entreranno a far parte dell’organico del Corpo nei primi mesi del 2020. E posso annunciare con certezza che nel 2020 sarà avviato un nuovo corso concorso per l’assunzione di nuovi agenti. Pur essendo una struttura con funzioni specifiche – ha dichiarato il Presidente della regione Antonio Fosson – il Corpo forestale si distingue per la sua vasta multidisciplinarità. Si occupa, infatti, di antincendio boschivo, del monitoraggio e del controllo della fauna selvatica, della selvicoltura, della vigilanza ambientale, del controllo delle specie animali e vegetali a rischio estinzione, del controllo del territorio, con compiti di polizia amministrativa e giudiziaria, si dedica alla didattica. Tutto questo richiede professionalità diversificate e versatili, preparazione e competenza, capacità di gestire situazioni di crisi. Tutte caratteristiche che fanno delle donne e degli uomini del Corpo forestale un’indubbia risorsa, un’eccellenza che ci rende orgogliosi. Voi siete la certezza della difesa dell’ambiente – ha concluso il Presidente Fosson – risorsa fondamentale per vivere appieno la montagna e in montagna. Al termine degli interventi, sono stati consegnati gli attestati di lode all’Agente Scelto Alessandro Vuillermoz, al Sovrintendente Capo Mario Negro, all’Ispettore Capo Aldo Martello e all’Ispettore Capo Luigi Pradella.