Dal 1° marzo del 2019 è scattata la tanto odiata ecotassa voluta dai grillini sulle auto nuove con emissioni di CO2 oltre i 160 g/km. Il balzello grillino va pagato. Di Maio in compenso aveva promesso un ecobonus per le auto dagli scarichi più “puliti” ma tutto è fermo. Infatti manca il decreto interministeriale di attuazione che istituisce la piattaforma telematica per gestire l’erogazione dei fondi. Ad oggi se un cliente si reca in concessionaria per comprare un’ibrida plug-in o un’elettrica (auto che si meriterebbero lo “sconto” governativo) si sentirà rispondere che la prenotazione è impossibile. I venditori sono sul piede di guerra e rimangono in attesa che questa situazione di stallo si sblocchi.
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