C’è stato il colpo di scena nella vicenda giudiziaria che coinvolge il patron della Sampdoria, Massimo Ferrero, e che ha portato il 28 novembre scorso il gip di Roma ad emettere un provvedimento di sequestro di beni per circa 2,6 milioni di euro. Il tribunale del Riesame, a un mese di distanza, ha parzialmente annullato quel decreto disponendo la restituzione dei beni agli indagati. I giudici della Libertà, accogliendo una istanza degli avvocati difensori tra cui Giuseppina Tenga legale di Ferrero, hanno dissequestrato sia beni mobili che immobili tra cui un appartamento a Firenze. Questo torna nella disponibilità di Manuela Ramunni, compagna del proprietario del club genovese. Nell’inchiesta i reati ipotizzati, a vario titolo, sono appropriazione indebita, emissione e utilizzo di fatture false, autoriciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita. Soddisfazione viene espressa dal presidente Ferrero.
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