Presunte mazzette pagate dagli impresari delle onoranze funebri agli operatori dell’ospedale di Padova addetti alla vestizione e alla conservazione delle salme all’obitorio. E’ questa l’accusa alla base dell’inchiesta della Procura padovana chiusa con la richiesta del giudizio per 42 persone. I 42 sono accusati a vario titolo di corruzione, truffa e falso. Nel corso dell’udienza preliminare, davanti al gup Domenica Gambardella, gli avvocati di alcuni imputati hanno chiesto che il reato di corruzione venga derubricato in concussione per induzione. Secondo la tesi dei legali, i titolari delle ditte di pompe funebri sarebbero stati vittime di un sistema corruttivo ‘costruito’ dai dipendenti pubblici. Il meccanismo era stato portato alla luce dalla squadra di polizia giudiziaria della Procura di Padova. I reati sarebbero stati commessi tra il 2014 e il 2015.
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