Il bartering pubblicitario: un settore in piena crescita

La formula del bartering pubblicitario sta acquisendo sempre più importanza e il numero di aziende che vi ricorrono è in costante aumento, tanto che questa forma rinnovata di baratto, presente in Italia dai primi anni ’80, che consiste nell’acquistare spazi pubblicitari in cambio di prodotti o servizi, si sta affermando come metodo di investimento primario anziché alternativo. Il sistema del cambio merce pubblicitario ha numerosi vantaggi che spaziano dalla possibilità per le aziende di preservare la liquidità aziendale e di aumentare la velocità di rotazione delle merci in magazzino fino all’ampliamento dei canali di distribuzione del marchio.

In cosa consiste il bartering pubblicitario?

Il bartering pubblicitario, dall’inglese barter (baratto), è una forma alternativa di pagamento che permette alle aziende di finanziare le campagne di marketing utilizzando merci e servizi presenti in azienda, senza impegnare la liquidità aziendale. È uno strumento incredibilmente vantaggioso dal punto di vista finanziario e a ciò è dovuto il suo crescente utilizzo non soltanto da parte delle piccole e medie imprese, che devono produrre in eccesso per coprire i costi fissi distribuendoli su un numero maggiore di prodotti, ma anche delle multinazionali che hanno merce in giacenza.
Il funzionamento è semplice: dopo aver concordato con il cliente tutti i parametri riguardanti la campagna pubblicitaria (obiettivi, target, media, ecc.) ed aver esaminato le merci o i servizi che l’azienda intende dare in pagamento, il media barter provvede ad acquistare dai media (stampa, TV, internet, radio, e così via) gli spazi pubblicitari pianificati e a venderli all’azienda in cambio della merce o servizio concordato. Il barter penserà poi a monetizzare la merce ricevuta riposizionandola, nel rispetto dei valori definiti con il cliente in fase di trattativa, a prezzi molto convenienti, con sconti che arrivano anche al 70%, in Italia o all’estero, su circuiti alternativi (in modo da non creare turbative di mercato) ai soli tesserati, generalmente dipendenti di aziende convenzionate.
A Milano ha sede una delle aziende leader nel bartering pubblicitario: Adv Deal, concessionaria di pubblicità e barter company di spicco, con la sua rete di Adv Store Milanesi.

I vantaggi del bartering pubblicitario

Il bartering pubblicitario è una pratica molto conveniente tanto per le aziende quanto per le concessionarie di pubblicità. Il primo vantaggio è la conservazione della liquidità che permette di non rinunciare ad investire in strategie di marketing anche in periodi di scarsa liquidità: avendo lo stesso importo, le fatture relative alla merce e alla pubblicità si compensano, eliminando i flussi di cassa, semplificando la gestione amministrativa e aumentando il fatturato. Per questo, il bartering è considerato una forma di autofinanziamento trasparente e a costo zero.
Il cambio merce pubblicitario consente inoltre alle aziende di sfruttare gli eccessi di produzione e i beni invenduti, aumentando la velocità di rotazione delle merci in magazzino senza dover ridurre la produzione (più alta è la produzione, maggiori sono le possibilità di trattare prezzi convenienti con i fornitori). Senza contare che le rimanenze in stock, al termine dell’anno fiscale, pesano sulle imposte a carico; eliminando le eccedenze di magazzino, il bartering permette di abbattere i costi legati all’immobilizzo delle giacenze.
Un altro vantaggio del bartering pubblicitario da non relegare in secondo piano è la possibilità di allargare la rete di clienti grazie alla vendita dei prodotti dati al barter in cambio della pubblicità. Beni che non potrebbero in nessun modo essere rimessi sul mercato tradizionale e che vengono venduti esclusivamente ai tesserati su circuiti alternativi, gli adv store, che non entrano in collisione con la rete di vendita ordinaria. Gli adv store sono dei veri e propri paradisi dello shopping dove si trovano prodotti di ogni tipo a prezzi altamente competitivi.