Tutti alla corte di Silvio Berlusconi, l’unico leader in grado di vincere le elezioni politiche 2018 e di dare un Governo all’Italia. Lo dicono i sondaggi. Il Pd di Matteo Renzi, orfano della Sinistra Radicale, rischia di scendere sotto il 25%. I pentastellati veleggiano verso il 30%. Nessuno dei due partiti può conseguire la governabilità ovvero il fatidico 40%. Il centrodestra unitario è attestato al 36%, dato che può arrivare oltre il 40% grazie all’apporto di nuove formazioni politiche che si aggiungono alla coalizione. Dopo la cosiddetta quarta gamba, arriva anche un quinto raggruppamento: gli ex democristiani.
Vogliono correre per la vittoria del centrodestra. Saranno in campo Clemente Mastella e Lorenzo Cesa che rilanciano lo scudocrociato che da solo vale più sul 2%. Sarà questo il logo che gli elettori troveranno sulla scheda. L’ala democristiana del centrodestra punta ai voti del mondo delle professioni e al mondo dell’associazionismo cattolico. I candidati di Cesa saranno determinanti sopratutto al Sud e nella lotta nei collegi.
L’Udc ha raggiunto dati interessanti anche a Gorizia (5,6%) e Alessandria (6%). Non sarà solo la Sicilia a contribuire. Il nuovo raggruppamento di Cesa punta anche a Stefano Parisi. Cesa dovrà fare i conti anche con i colleghi centristi che stanno formando un’altra lista che guarda al Pd.
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