ll voto in Sicilia è un tsunami. Il Partito democratico subisce un ko senza appello. Finisce al tappeto alla prima ripresa. Il M5S ne esce baldanzoso e Luigi Di Maio decide di non confrontarsi domani con il segretario dem Matteo Renzi. Salta l’appuntamento su La7 in Dimartedì da Giovanni Floris. “Avevo chiesto il confronto con Renzi qualche giorno fa, quando lui era il candidato premier di quella parte politica. Il terremoto del voto in Sicilia ha completamente cambiato questa prospettiva”.
Per Di Maio non è più Renzi il candidato premier. “Mi confronterò con la persona che sarà indicata come candidato premier da quel partito o quella coalizione”. “Il Pd è politicamente defunto. Il nostro competitor non è più Renzi”. Per il leader grillino “a breve ci sarà una direzione del Pd dove il suo ruolo sarà messo in discussione”. La decisione viene aspramente criticata sia dai renziani sia dalla rete di Urbano Cairo. Per Enrico Mentana si tratta di “eccesso di presunzione” o “timore” al confronto.
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