“Mi sento attaccato: come omosessuale, come regista e come persona”. E’ la denuncia del regista Sebastiano Riso, vittima di un’aggressione nell’androne del palazzo dove vive nella Capitale. “Mi sento ferito anche come omosessuale perchè mentre mi colpivano, mi rivolgevano insulti omofobi”, ha denunciato il regista del film “Una famiglia”.
Riso è stato condotto al pronto soccorso dell’Ospedale Fatebenefratelli dove i sanitari hanno riscontrato una contusione della parete toracica addominale e un trauma allo zigomo con edema alla cornea con una prognosi 10 giorni. Si lavora per identificare gli aggressori mediante le telecamere della zona e possibili testimonianze oculari.
“Quegli insulti facevano riferimento a tematiche affrontate nel mio ultimo film, come la possibilità per le coppie gay di formare una propria famiglia”. L’ultimo film del regista è stato presentato alla Mostra del Cinema di Venezia. “Una famiglia” è ambientato a Roma e racconta il tema dell’utero in affitto e della vendita clandestina di bambini partoriti da Maria (Micaela Ramazzotti) a coppie che non ne possono avere.
Si chiude una pagina lunga 11 anni. Il Sassuolo è retrocesso in serie B. La…
E’ una delle opere che per il valore affettivo, i ricordi che richiama, la posizione…
Sono quattro le persone, a quanto pare tutti detenuti, rimaste lievemente intossicate nel corso di…
Armando Tortolani, 42 anni, è morto dopo essere stato accoltellato al culmine di una lite…
Castellaneta. «Mai dire "mala sanità", ma gridare "mala gestione della sanità"». Lo ha sentenziato Damiano…
L’AQUILA – È prossima l’uscita del volume “Ti racconto così” di Goffredo Palmerini, quindicesimo libro…