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Puglia: è tempo del gioco digitale

In Puglia il gioco si sta lentamente trasformando e se prima nelle sere di estate capitava di osservare nella veranda dei bar uomini e donne giocare a “ruba mazzo” “scala quaranta” “burraco” “tre sette” e così via adesso non capita più, nemmeno le partite a poker tra amici si fanno quasi più, è una rarità. Anche nel Tacco di Italia il gioco si è trasformato ed è diventato sempre meno reale sempre più virtuale. Negli ultimi anni sono nate tantissime sale scommesse e sale gioco, in genere situate nei grossi centri urbani così come in quelli medio piccoli, non mancano poi le macchinette slot ed i totem. Molto è però cambiato infatti da quanto è avvenuta la liberalizzazione del gioco d’azzardo tantissimi si sono spostati sul digitale, in Italia sono aumentati coloro che stanno abbandonando il gioco fisico per preferire quello da tablet o da smart, più sicuro, più diretto e molto meglio funzionante. Sebbene non tutti lo sappiano in rete a vigilare sui siti dedicati al mondo gioco è l’AAMS, l’Agenzia delle dogane e dei monopoli di Stato. In rete si trovano tantissimi giochi, tutti digitali ovviamente, quello però più gradito dalle nostre parti Captain Venture, una slot machine capace di regalare sogni da vero pirata. Intanto mentre il gioco diventa sempre più virtuale ed il business del gioco fisico inizia a rallentare nascono nuove norme tese a regolamentare l’azzardo su tutti i fronti. In Puglia così come in Lombardia, Liguria e Provincia Autonoma di Bolzano si dice no alla norma proposta dal Governo in merito alla riorganizzazione della rete di vendita dell’azzardo. Non troppi giorni fa il presidente dell’Anci Antonio Decaro, sindaco di Bari, parla di “necessità e urgenza” per un provvedimento nuovo e migliorato. Decaro, secondo quanto si legge sul sito di Vita, avrebbe usato toni duri ed accesi contro il Governo. Intanto mentre il dibattito politico continua anche nel resto di Italia dove si attende il “riordino dei giochi” il 7 di settembre quando saranno proprio Lombardia, Liguria, Provincia autonoma di Bolzano e Puglia a dover intervenire in merito. Ovviamente la questione è molto delicata infatti è vero che anche in Puglia la ludopatia è in crescita e di pari passo cresce anche il movimento no slot, così nei punti fisici diminuiscono le macchinette. In Italia, si apprende da una intervista reperibile in rete, rilasciata da Dottor Simone Feder, leader del movimento No Slot, si ha la riduzione di slot pari al 35% del totale complessivo, un numero enorme, numero che anche in Puglia si inizia a notare. Purtroppo però l’assenza di macchinette non disincentiva al gioco, infatti le persone usano il digitale ed il virtuale. Esiste però una differenza sostanziale: i gioco virtuale pare essere meno pericoloso.

Redazione

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