Arrestate dai Carabinieri 10 persone nell’ambito di un’indagine su presunte mazzette per alcuni appalti pubblici per la ricostruzione dell’Aquila dopo il terremoto 2009. Sono stati eseguiti perquisizioni e sequestri a Teramo, Pesaro Urbino, Bari e Benevento. Contestati i reati di corruzione, abuso d’ufficio e turbativa d’asta, commessi in quello che è stato definito il “cantiere più grande d’Europa”.
Coinvolti funzionari pubblici, professionisti e imprenditori, tra cui alcuni nomi eccellenti. 35 gli indagati, di cui 10 agli arresti domiciliari e 5 interdetti dall’esercizio dell’attività professionale. Tutte le persone indagate esercitavano la propria attività in Abruzzo, Campania, Marche e Puglia.
Le indagini sarebbero scattate grazie a degli spunti investigativi emersi da un’altra inchiesta. Con intercettazioni telefoniche e ambientali e con alcuni documenti video e foto, sarebbero state dimostrate le somme di denaro consegnate per vincere gli appalti.
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