Il massacro della minoranza musulmana dei Rohingya è sotto gli occhi di tutti. Nello Stato di Rakhine è in atto “la strage dei Rohingya”. Ma Aung San Suu Kyi sostiene che ci sono problemi nel Rakhine ma non si può parlare di “pulizia etnica“.
La leader del Myanmar nega quanto sta avvenendo nella sua Nazione a maggioranza buddhista nonostante l’appello di 11 premi Nobel. Una brutta pagina di storia considerando che la politica asiatica è stata a sua volta vittima del regime ed oggi volta le spalle di fronte a veri e propri crimini di guerra.
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