Nicotera, i contrasti tra Demetrio Putortì e la sorella legati alla vita privata della ragazza

Un delitto d’onore. Sarebbe questa la motivazione che avrebbe spinto un ragazzo di 25 anni a sparare alla sorella di 4 anni più piccola. Ha imbracciato un fucile e l’ha gambizzata. Doppio choc a Nicotera. Il primo per la sparatoria ieri sera tra la folla. Il secondo per la svolta “familiare” legata al ferimento di Marisa Putortì di 21 anni. L’agguato é avvenuto davanti al bar in cui lavorava la giovane, che studiava anche all’Istituto tecnico di Vibo Valentia.

Era già stato “ammonito”

Demetrio Putortì, 25 anni, era già destinatario dell’ammonimento dell’avviso orale, da parte delle autorità di pubblica sicurezza, per la sua condotta. Sabato sera é stato fermato dai Carabinieri del Comando provinciale di Vibo Valentia. Il giovane non ha fatto alcuna ammissione. A suo carico però i militari, secondo quanto si é appreso, hanno raccolto elementi che lo incastrerebbero. I contrasti tra Demetrio Putortì e la sorella, secondo quanto si é appreso, sarebbero legati alla vita privata della giovane, che aveva da tempo una relazione con un ragazzo dal quale aveva avuto anche una bambina che oggi ha 4 anni.

Contrasti sulla “gestione” della relazione della sorella

Il giovane avrebbe deciso di lanciare un “messaggio” alla sorella, che di fatto non lo “ascoltava” “punendola” con i colpi di fucile che le avrebbe sparato mentre era seduta al tavolo del bar in cui lavorava. I colpi di fucile sparati da un’auto di passaggio hanno “terrorizzato” residenti e turisti. A sparare, quindi, sarebbe stato Demetrio Putortì. A terra, ferita alle gambe, era rimasta Marisa Putortì, obiettivo non casuale di chi ha sparato. Uno dei colpi le aveva quasi reciso l’arteria femorale e la giovane aveva perso molto sangue. Tra le persone che le avevano prestato soccorso un infermiere ed un laureando in medicina, che erano riusciti a tamponare la copiosa emorragia. Le condizioni della ragazza non erano apparse gravi, anche se Marisa Putortì ha rischiato di morire soprattutto per l’abbondante perdita di sangue che ha subito.

I Carabinieri sono giunti alla soluzione del giallo malgrado l’assoluta mancanza di collaborazione da parte delle persone che si trovavano davanti al bar nel momento in cui la giovane é stata ferita.