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Milano, Urbanistica: varate le nuove linee guida sulla partecipazione

La partecipazione consapevole dei cittadini allo sviluppo urbano contribuisce a migliorare la città e la qualità della vita di chi ci abita e lavora, utilizzandone i servizi.

È la profonda convinzione in base alla quale il Comune di Milano ha deciso di approvare il documento “Progettare insieme la città” per la sperimentazione di percorsi partecipati nell’ambito dei procedimenti urbanistici ed edilizi. Si tratta di linee guida – i cui contenuti sono frutto di un lavoro che ha visto il confronto con vari soggetti, tra cui l’Ordine degli Architetti della Provincia di Milano, l’Istituto Nazionale di Urbanistica e Assimpredil Ance – che definiscono le condizioni necessarie e le modalità per rendere efficace la partecipazione dei cittadini nell’ambito dei progetti che prevedono la realizzazione di opere di urbanizzazione/servizi di interesse pubblico o la trasformazione di aree strategiche della città.

L’Amministrazione in questi anni ha già promosso importanti percorsi partecipati, come quelli attivati per la riqualificazione del Cavalcavia Bussa, il Centro Civico all’Isola, il Parco ex Sieroterapico e le ricognizioni preliminari per lo sviluppo degli scali ferroviari e della Goccia in Bovisa. Sulla base di queste esperienze positive, per diffondere e strutturare i processi partecipativi in modo che vedano il coinvolgimento di tutti gli attori sociali e consentano un rapporto diretto con i bisogni e le aspirazioni dei cittadini e più chiaro nelle modalità di interlocuzione, il Comune ha scelto di avviare una sperimentazione di due anni, al termine dei quali il documento sarà aggiornato ed eventualmente integrato nei contenuti.

Il documento “Progettare insieme la città” si compone di due parti:

• la parte prima individua i percorsi di partecipazione attuabili (informazione, consultazione o progettazione partecipata) in relazione alla rilevanza urbana dell’intervento; • la parte seconda definisce le modalità operative di applicazione del percorso, prevedendo l’obbligo di un’attività di informazione chiara, efficace e corretta.

I percorsi partecipativi possono essere attivati sia dall’Amministrazione che dall’operatore privato nel rispetto della normativa vigente in materia di contratti pubblici di servizi.

Per supportare gli operatori privati che intendano avvalersi di questa facoltà, nella scelta e nella gestione dei percorsi, l’Amministrazione avvierà i lavori finalizzati all’istituzione di un elenco di soggetti esperti in materia di partecipazione, da aggiornare periodicamente.

Redazione

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