E’ quanto emerge da un approfondimento che Confartigianato Abruzzo ha condotto su un’elaborazione del Centro studi della Confederazione nazionale.
Nei primi sei mesi di quest’anno, inoltre, il totale delle esportazioni verso i quattro Paesi è concentrato prevalentemente verso i mercati russi, pari al 61,7%, seguiti da Tunisia (20,8%), Brasile (15,6%) e Tunisia (1,9%).
A livello territoriale, la provincia di Chieti assorbe quasi la metà delle esportazioni delle regione verso i quattro Paesi, che rappresentano l’1,01% del valore aggiunto, dato anche più alto della media nazionale: 41,47 milioni di euro di esportazioni, con un calo del 63,8% rispetto al primo semestre del 2014. Seguono la provincia di Pescara (-1,8%, 22 milioni di euro, 0,66% del valore aggiunto), quella di Teramo (-42,3%, 17,14 milioni di euro, 0,55% del valore aggiunto) e quella dell’Aquila (-5,6%, 3,16 milioni di euro, 0,10% del valore aggiunto.
A livello nazionale i quattro Paesi sono quelli che tra i dieci maggiori mercati fanno registrare una caduta dell’export superiore ai dieci punti percentuali: Libia (-34,2%), Russia (-28,4%), Tunisia (-10,5%) e Brasile (-10,3%).
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