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Nuova sede operativa in Valle d’Aosta per la società Aisico per progetti di ricerca per il pilotaggio remoto

La Giunta regionale ha approvato oggi, venerdì 11 settembre, la concessione dell’autorizzazione a Vallée d’Aoste Structure a stipulare un contratto di locazione di un immobile di proprietà regionale alla società Aisico di Roma, che trova quindi una sua collocazione nell’ex Zincocelere di Pont-Saint-Martin.

L’Assessorato delle attività produttive, energia e politiche del lavoro informa che Aisico, società che vanta un’attività sul mercato ultra trentennale nel settore della sicurezza stradale, apre quindi una nuova sede operativa in Valle d’Aosta, nello stabilimento PSM07 (ex Zincocelere) dell’area ex Ilssa Viola di Pont-Saint-Martin, recentemente riconvertito all’attività produttiva.

In questo stabile, la società intende sviluppare una branca della propria attività di ricerca scientifica e di sviluppo dell’area tematica dei Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto (SAPR) e nell’industrializzazione dei risultati, sviluppando un sistema per rilievi fotogrammetrici multi-sensore da velivoli UAV (Unmanned Aerial Vehicle), più comunemente noti come “droni”, per la modellizzazione ed il monitoraggio in remoto delle infrastrutture di trasporto. Le immagini aeree così acquisite, una volta elaborate, possono restituire Ortofoto, modelli tridimensionali, DEM (Digital Elevation Model), DSM (Digital Surface Model), DTM (Digital Terrain Model), curve di livello e textures, elementi indispensabili per effettuare misure e monitoraggi, fornendo ad ogni tipo di progetto ambientale strumenti all’avanguardia per lo sviluppo.

L’insediamento nell’area produttiva della bassa Valle fa seguito dell’avvio del progetto di ricerca, finanziato dalla Regione a valere sulla legge regionale 84/1993, denominato progetto DSM (Digital Surface Modeling), legato all’utilizzo di droni per ispezioni di infrastrutture di vario genere, in situazioni difficili o luoghi e ambienti non raggiungibili, allo scopo di evidenziare, individuare e riconoscere difetti ed ammaloramenti delle infrastrutture,  per monitorare e valutare preventivamente le zone instabili soggette a rischio frane lungo le infrastrutture critiche di trasporto (strade e ferrovie) e il degrado delle opere d’arte (gallerie). Grazie a questa tecnologia, sono state effettuate campagne di monitoraggio strutturale su numerosi ponti ferroviari e autostradali in tutta Italia, ed anche su ponti storici, come il ponte romano di Pont Saint Martin.

Redazione

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