Il provvedimento è stato eseguito dai Carabinieri del nucleo investigativo di Monreale che hanno apposto i sigilli a beni immobili per un valore di all’incirca un milione di euro riconducibili al collaboratore di giustizia Giovanni Brusca, catturato il 20 maggio 1996 e condannato per la strage di Capaci.
Prima della concessione dello status di collaboratore di giustizia, Giovanni Brusca aveva omesso di dichiarare come a lui riconducibili i beni sequestrati. Si tratta di un immobile e un magazzino a San Giuseppe Jato, locali a Piana degli Albanesi, e un immobile a Palermo.
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