Si tratta di Baana Fanay, noto come Mahamat Moustapha. E’ ritenuto il responsabile del traffico di armi tra Nigeria, Camerun e Ciad per la rete islamica radicale.
A N’Djamena, in casa di Fanay, sono state sequestrate armi, documenti e schede telefoniche.
“Gli agenti delle forze di sicurezza lo hanno arrestato dopo una fiera resistenza”, ha detto Khamis, aggiungendo che “Baana Fanay è stato arrestato con altri due terroristi“.
Una ricerca nella sua casa ha portato al sequestro di diverse armi e documenti scritti in arabo dal leader Boko Haram Abubakar Shekau rivolti alle reclute della setta.
L’arresto di Baana Fanay ha portato gli investigatori a scoprire la posizione di sette altri terroristi nascosti in una casa in Diguel Dinguessou, sobborgo alla periferia di N’Djamena.
Quando la polizia hanno fatto irruzione nella casa dei sospetti “cinque dei terroristi si sono fatti esplodere, uccidendo se stesso e uno dei loro collega, nonché cinque agenti di polizia”.
“Un uomo che si ritiene essere il finanziere del gruppo è stato arrestato. Il risultato del suo interrogatorio sarà certamente di aiuto agli investigatori per smantellare tutto il sistema messo in atto da questa setta nella nostra capitale”, ha ribadito il pubblico ministero.
“Dopo gli attacchi simultanei che hanno ucciso 38 persone e ferito altre 100 a N’Djamena il 15 giugno, le forze di sicurezza del Ciad hanno arrestato 74 persone sospettate di essere coinvolte negli attacchi” ha concluso Khamis.
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