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Lavori di pubblica utilità, al via l’avviso per i Comuni. Premialità per aree di crisi

E’ on line sul sito della Regione Toscana l’avviso per la promozione e l’attuazione di iniziative finalizzate all’impiego temporaneo e straordinario in lavori di pubblica utilità di soggetti inoccupati o disoccupati, anche in uscita di ammortizzatori sociali. Il decreto è il numero 2352 dell’8 maggio 2015 e verrà pubblicato sul Burt mercoledì 3 giugno.

Lo stanziamento previsto è di 1 milione di euro per il 2015, che sarà coperto con le risorse del programma operativo toscano del Fse 2014-2020.

Si tratta di un’opportunità importante che l’assessore ha segnalato con una lettera ai Comuni delle aree di crisi, invitandoli a fare squadra per usare al meglio i fondi. Si auspica che i Comuni interessati a presentare progetti possano cogliere questa opportunità, attuando processi virtuosi di aggregazione, cosa che permetterebbe un’ottimizzazione delle risorse attraverso il cofinanziamento, aiutando così ad assumere il maggior numero possibile di persone. La Regione infatti arriva a coprire fino all’80%, i soggetti attuatori dovranno contribuire con una quota di almeno il 20%. Se al milione della Regione si sommasse almeno una quota simile dei soggetti interessati, potrebbe essere molto ampliata la fascia dei lavoratori coinvolti.

L’avviso che darà il via alle operazioni riguarda la presentazione di progetti volti alla realizzazione di opere e servizi di pubblica utilità, si rivolge a soggetti disoccupati o inoccupati che hanno esaurito il periodo di copertura degli ammortizzatori e non hanno ancora diritto alla pensione.

I progetti sulla base dei quali saranno reclutati i lavoratori dovranno essere presentati da amministrazioni pubbliche che devono definire un sistema di interventi, possibilmente attraverso forme di partnership o anche attraverso forme di collaborazione pubblico-privato.

Gli interventi ammissibili, a carattere straordinario e temporaneo, potranno essere di valorizzazione del patrimonio ambientale, valorizzazione del patrimonio urbano, tutela degli assetti idrogeologici, riordino di archivi, recupero di lavori arretrati amministrativi o tecnici, attività sociali, con un orario massimo di 20 ore settimanali. La durata non può essere superiore all’anno.

L’assessore al lavoro sottolinea che, dato che la crisi ha colpito particolarmente alcune zone della Toscana, come Piombino, Livorno e Massa Carrara, coinvolgendo stabilimenti industriali importanti e un vasto indotto, con effetti negativi sull’occupazione, in queste aree, che la giunta regionale ha definito con precisione (Piombino e Campiglia, Suvereto e Sassetta, Livorno, Collesalvetti e Rosignano Marittimo, tutti i comuni della provincia di Massa Carrara), verrà assegnato un punteggio premiale aggiuntivo.

Redazione

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