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Province, cresce la preoccupazione per i lavoratori

FP CGIL, CISL FP e UIL FPL evidenziano in una nota che la preoccupazione per i lavoratori delle Province cresce ogni giorno di più, sia per quelli che seguiranno le funzioni fondamentali attestate al nuovo Ente di area vasta, sia per coloro che saranno ricollocati seguendo le funzioni non fondamentali. Il Governo continua a gestire nel caos più assoluto il processo di riordino perché, oltre a non arretrare sui tagli insostenibili che porteranno al dissesto molti enti provinciali con grave pregiudizio sulla tenuta dei servizi ai cittadini, con una regia molto confusa non ha presidiato, come avrebbe dovuto, il rispetto delle scadenze stabilite dalla legge e dai relativi provvedimenti attuativi, consentendo in tal modo l’accumularsi di un ingente ritardo sul cronoprogramma iniziale. Inoltre, per i lavoratori pubblici delle Province oltre al danno si aggiunge anche la beffa. Infatti, l’esito del primo incontro dello scorso 2 aprile delle Segreterie Nazionali di FP CGIL, CISL FP e UIL FPL presso il Ministero della Funzione pubblica sulle tabelle di equiparazione, propedeutiche ad attivare la mobilità fra amministrazioni pubbliche, ci racconta di un Governo che continua a perseguire solo logiche economicistiche scaricando d’ufficio sui lavoratori perdite secche di salario e processi di dequalificazione professionale che mortificano le competenze e bloccano un reale cambiamento per i servizi ai cittadini. Questo Governo pensa di poter realizzare un processo forzato di trasferimento dei lavoratori, calpestandone la dignità, e tradendo le aspettative di cittadini e imprese in barba ai servizi. E se a livello nazionale esiste l’anarchia più totale nella gestione del processo di riordino delle Province, a livello locale stiamo ancora aspettando una legge regionale per il riordino delle funzioni non fondamentali delle Province di Potenza e Matera il cui disegno di legge doveva già essere approvato entro lo scorso 15 marzo. Legge regionale di riordino che diventa ora di fondamentale importanza per andare avanti a garanzia sia dei livelli occupazionali e retributivi dei lavoratori, sia dei servizi erogati dalle due Province lucane. Per tutte queste ragioni come FP CGIL, CISL FP e UIL FPL di Basilicata, insieme ai lavoratori delle Province lucane saremo a Roma sabato prossimo per la manifestazione nazionale sulle Province per dire no al taglio delle funzioni e allo spreco delle professionalità e per chiedere un vero rinnovamento per i servizi pubblici. Mobilitazione che proseguirà anche a livello locale se la Regione Basilicata non ci darà risposte concrete rispetto al processo di riordino.

Redazione

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