Taglio di nastro per il Museo di Casal de’ Pazzi con i ritrovamenti dell’era del Pleistocene. Un museo totalmente inedito per Roma, un nuovo allestimento che contiene e ordina i resti di 200 mila anni fa, scoperti sul posto nel 1981.
E’ il Lazio preistorico, quando tra le deserte estensioni della campagna romana si aggiravano rinoceronti, uri, mammut; e i primi uomini sopravvivevano cacciando e lavorando la selce sulle sponde del fiume. Sono intervenuti all’inaugurazione il sindaco Ignazio Marino, l’assessore alla Cultura Giovanna Marinelli, il sovrintendente capitolino Claudio Parisi Presicce e il presidente del IV Municipio Emiliano Sciascia.
L’ingresso all’area pleistocenica di Casal de’ Pazzi è libero. Il sito si aggiunge ai sette “piccoli musei” gratuiti che fanno parte del sistema dei Musei Civici romani: Museo Barracco, Villa di Massenzio, Museo delle Mura, Museo Bilotti, Museo Napoleonico e Museo Canonica a Villa Borghese, Museo della Repubblica Romana e della Memoria Garibaldina.
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