Agromeccanici e agricoltori bergamaschi in assemblea

“In qualità di organizzazione di rappresentanza del mondo agricolo e agromeccanico ribadiamo il nostro impegno in difesa dell’agricoltura professionale e sollecitiamo costantemente le istituzioni ad adottare politiche che diano prospettive di crescita alle vere imprese, ovvero alle realtà produttive caratterizzate da un chiaro orientamento verso il mercato”: questo, in sintesi, l’indirizzo espresso dal presidente provinciale e nazionale di Confai, Leonardo Bolis, in occasione dell’assemblea annuale dell’associazione, svoltasi nella mattinata di oggi, domenica 8 marzo a Pagazzano (Bergamo), alla presenza di un folto pubblico di imprenditori agricoli e contoterzisti agrari. “Oggi abbiamo inteso presentare una relazione ricca di spunti sul settore primario – ha osservato Bolis – per sottolineare, tra gli altri aspetti, il forte senso di appartenenza delle imprese agromeccaniche al mondo agricolo, soprattutto in questa fase di difficoltà generalizzata e di grandi cambiamenti in atto. Oggigiorno l’accesso ai finanziamenti è riservato alle sole imprese che dimostrino di saper fare reddito. Per questa ragione il sorvegliato speciale nelle nostre aziende deve essere il flusso di cassa”. Bolis si è anche soffermato sulla nuova politica agricola dell’Ue: “Ci troviamo di fronte ad una Pac molto più complicata che in passato – ha fatto notare il numero uno di Confai – e con aiuti diretti il cui importo calerà progressivamente. Le aziende che hanno fino ad oggi percepito i premi Pac dovranno considerarli in futuro come un mero dato accessorio all’interno del bilancio aziendale. Molto meglio orientare la riflessione dei prossimi anni sul ‘secondo pilastro’ della Pac, ovvero sul sostegno per investimenti e innovazione”. “Auspichiamo che le imprese agromeccaniche possano finalmente accedere a pieno titolo ai Piani di sviluppo rurale – ha aggiunto Sandro Cappellini, coordinatore nazionale di Confai – nell’interesse generale dell’agricoltura che, come sostiene una recente ricerca di Nomisma, non può più fare a meno del contoterzismo agrario”. A confermare la necessità di una sempre maggiore integrazione tra mondo agricolo e agromeccanico è stato anche Alberto Brivio, presidente di Coldiretti Bergamo. “Gli uni e gli altri, agricoltori e contoterzisti, facciamo parte del settore primario – ha fatto notare Brivio – e i Psr devono essere a disposizione di chi opera in agricoltura, senza che siano dispersi altrove”. Sul tema dell’unità di intenti del mondo agricolo è intervenuto a sua volta Renato Giavazzi, presidente di Confagricoltura Bergamo, auspicando che si superino alcune divisioni del passato nell’interesse del settore. L’accento sull’innovazione in agricoltura è stato posto da Enrica Pezzoni, direttrice di Confai Parma, e da Marco Speziali, presidente di Confai Mantova e di Confai Academy. Quest’ultimo ha altresì raccomandato ai soci di Confai “una particolare attenzione alla gestione amministrativa e finanziaria delle nostre aziende”. In rappresentanza della Provincia di Bergamo è intervenuto Denis Todeschini, consigliere provinciale con delega all’agricoltura. “Il mondo agricolo sta cambiando – ha affermato Todeschini – e come amministrazione siamo impegnati a seguirne l’evoluzione con proposte concrete di innovazione e sviluppo”. Durante i lavori è stato fatto il punto anche sull’attività di Confai Academy, la prima corporate university italiana rivolta al settore agromeccanico, agricolo ed agroalimentare, che ha la propria sede centrale a Bergamo ed opera su tutto il territorio nazionale. “Nel primo biennio di funzionamento – sottolinea il segretario generale dell’Academy e direttore di Confai Bergamo, Enzo Cattaneo –   il nostro ente ha dato corso a 29 eventi formativi e divulgativi, coinvolgendo un totale di circa 1.400 partecipanti”. Nel corso dell’assemblea la dirigenza provinciale e regionale di Confai ha espresso il proprio apprezzamento per la linea di condotta tenuta da Regione Lombardia, nella persona dell’assessore all’agricoltura Gianni Fava, su temi particolarmente rilevanti per il mondo agricolo, quali la revisione dei vincoli sullo spandimento dei reflui zootecnici e le strategie di rilancio per la zootecnia lombarda.