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Nevicata, Mantova conta dei danni per richiedere lo stato di calamità naturale

Interruzione servizio di fornitura di energia elettrica, cedimenti di tetti in struttura pubbliche e private, serre e vivai pesantemente compromessi, allagamenti e moltissimi alberi sradicati.

Da Medole a Gonzaga, praticamente in tutta la parte ovest della provincia virgiliana. A due settimane dall’inizio dell’abbondante nevicata che ha creato non pochi disagi a buona parte del territorio mantovano, oggi, sindaci e rappresentanti di Provincia e Regione, si sono ritrovati a Palazzo di Bagno per fare il punto sulla situazione. Una verifica utile anche per l’attivazione della procedura per la richiesta di riconoscimento dello stato di calamità naturale.

A convocare l’incontro era stato lo stesso presidente dell’ente di via Principe Amedeo Alessandro Pastacci. “ho pensato di organizzare questo momento per  analizzare insieme le prime stime dei danni. L‘obiettivo di oggi – ha spiegato Pastacci – è di confrontarci con la Regione per avere anche delucidazioni in merito all’attivazione della procedura di richiesta di riconoscimento dello stato di calamità naturale per l’eccezionale nevicata”.

Dovrà infatti essere la Giunta regionale a deliberare la formale richiesta al Governo per il riconoscimento dell’eccezionalità dell’evento. Un passaggio cruciale che, se avrà esito positivo, darà il via ai conseguenti indennizzi.

In questi giorni nei singoli comuni sono in corso le raccolte delle segnalazioni per la sommaria stima dei danni; una fase  importante per delimitare l’area dove la nevicata ha dato più problemi.

“Ovviamente la Regione presenta la richiesta al Governo dopo aver avuto un quadro dettagliato dei danni – ha ricordato il responsabile della sede territoriale di Mantova di regione Lombardia Gabriele Busti.

“Abbiamo anche chiesto a Enel – ha aggiunto il numero uno di Palazzo di Bagno – di definire un protocollo per la gestione delle emergenze: disagi e disservizi come quelli verificatisi tra il 6 e il 9 febbraio con 35 mila utenze senza corrente non devono più ripetersi. Un protocollo dovrebbe consentirci di diventare più operativi nelle emergenze e di gestirle meglio”.

Ma il presidente della Provincia ha anche sollecitato l’assessore regionale alla Protezione Civile a porre una particolare attenzione sui danni del maltempo di inizio febbraio. Ricordando che il mantovano è un territorio che ha già subito pesanti conseguenze per calamità naturali: terremoto, grandinate e trombe d’aria.

Redazione

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