“C’era molta gente e la saletta era piccola. Eravamo appoggiate al muro di un corridoio e il prete ci ha raggiunte intimandoci di uscire perché lì c’erano anche i bambini”. Allo spettacolo stavano assistendo una trentina di persone. Questo il racconto di una donna di 26 anni. “O vi staccate o lasciate questo posto” ha ribadito il sacerdote che ha poi deciso di chiamare i Carabinieri. “Noi siamo uscite immediatamente nel cortile anche perché il prete ci ha scortate fino alla macchina per essere sicuro che ce ne saremmo andate” racconta la ragazza della provincia di Parma. A quel punto è nato un acceso diverbio e il sacerdote ha ritenuto di dover allertare le forze dell’ordine.
I militari sono arrivati e hanno cercato di sedare gli animi ma non hanno potuto mettere a verbale alcun reato. Le ragazze hanno deciso di non denunciare per il momento e anche il prete si è chiuso in un secco “no comment”.
“E’ stata una pugnalata anche il riferimento ai bambini, la mia ragazza è stata educatrice in una parrocchia tanti anni…” racconta la giovane che vuole proteggere la sua identità e quella della sua compagna che oltre alla reazione del prete potrebbe dover affrontare altrimenti anche quella dei genitori, ancora ignari del suo orientamento sessuale.
A denunciare il caso l’associazione Ottavo Colore e Agedo (Associazione Genitori di figli omosessuali).
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