Del medico catanese di 68 anni non si hanno più notizie dallo scorso 6 gennaio. Ignazio Scaravilli potrebbe trovarsi nelle mani di Ansar al Sharia, gruppo jihadista che sta mettendo a segno parecchi rapimenti a scopo di riscatto. L’ortopedico, sposato, si trovava a Tripoli perché collabora con il locale studio ortopedico Clinc Complex, nel sud della capitale.
Ha lavorato per 35 anni in ospedale come aiuto e primario del pronto soccorso. Ha svolto attività privata in studio e alla clinica Morgagni di Padova, come direttore del reparto di fisioterapia e riabilitazione. Dal 1983 ha anche lavorato in un poliambulatorio da lui creato in Sicilia, prima a Paternò, poi a Catania. Ora, si legge sul suo sito, collabora con le cliniche Di Stefano Velona di Catania e la Diaz di Padova.
La Farnesina è all’opera sul caso. Il Ministro Gentiloni ha definito il medico “irreperibile” in Libia. “Seguiamo il caso con il riserbo che è consueto in queste situazioni”, ha aggiunto.
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