E’ il ritratto di un’Italia che, dietro l’euforia della fine della guerra e della ricostruzione, cela la difficoltà delle relazioni umane. Il testo rimesta nei tarli dell’indifferenza, dell’ipocrisia, dell’invidia e dell’incomunicabilità, simboleggiata dal vecchio Zi’ Nicola, che ha deciso di non parlare più e si esprime solo facendo scoppiare mortaretti.
“Eduardo – sottolinea Toni Servillo – scrive questa commedia sulle macerie della Seconda Guerra Mondiale, ritraendo con acutezza una caduta di valori che avrebbe contraddistinto la società, non solo italiana, per i decenni a venire” Rappresentata per la prima volta l’11 dicembre 1948 a Milano, al Teatro Nuovo, Le voci di dentro fu scritta in una sola settimana, a causa della malattia di Titina De Filippo, che avrebbe dovuto debuttare nella compagnia del fratello con La grande magia. L’attuale messa in scena di Toni Servillo – una produzione del Teatro di Roma, Teatri Uniti, Piccolo Teatro di Milano-Teatro d’Europa – è stata accolta con grande successo in oltre 30 città italiane e del mondo, tra le quali Chicago, San Pietroburgo, Parigi, Londra, Madrid. Lo spettacolo si inserisce nel progetto Roma per Eduardo, il programma di incontri, attività e spettacoli che il Teatro di Roma ha dedicato alla memoria di Eduardo nel trentennale della sua scomparsa. 20 gennaio -15 febbraio. Teatro Argentina, Largo di Torre Argentina 52 . tel. 06 6840 00311. “Le voci di dentro” di Eduardo De Filippo. Regia di Toni Servillo.
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